Scrittore danese (Wangede 1935 - Amburgo 2007). Autore tra i più significativi del Novecento danese, la sua prosa è caratterizzata da un'acuta sapienza stilistica e da grande abilità di sperimentazione, [...] sua opera principale, Requiem (1985).
Vita
Ha studiato slavistica prima all'Università di Copenaghen, poi in vari centri dell'Europa orientale e infine a Londra. Dal 1958, a parte un breve periodo all'inizio degli anni Settanta, ha vissuto lontano ...
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Macciocchi, Maria Antonietta. – Giornalista, scrittrice e donna politica italiana (Isola Liri 1922 - Roma 2007). Intellettuale cosmopolita ed estranea a ogni compromesso, attivista per i diritti umani [...] 1977); Dopo Marx, aprile (1978); Pasolini (1980); La donna con la valigia: viaggio intellettuale di una donna in Europa (1989), Cara Eleonora: passione e morte della Fonseca Pimentel nella rivoluzione napoletana (1994); L'amante della Rivoluzione. La ...
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(ar. Alf laila wa laila) Titolo di una celebre raccolta anonima di novelle in arabo, ma di lontane origini indo-persiane, conosciuta in Europa ai primi del 18° sec. attraverso la libera traduzione francese [...] egiziano nel tardo Medioevo), altre ancora di scarso valore. Benché l’opera non rifletta in realtà il più autentico arabismo antico e medievale, la raccolta ha avuto in Europa immensa fortuna e resta comunque un classico della letteratura universale. ...
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Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, [...] sul commissario Maigret, che rinnovarono profondamente il genere poliziesco. Negli USA dal 1944 al 1955, tornò poi in Europa, stabilendosi in Svizzera; nel 1972 smise di scrivere, limitandosi a dettare al magnetofono, e tornò alla scrittura solo ...
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Pseudonimo dello scrittore francese di origine russa Anatole Bisk (Odessa 1919 - Parigi 1998). Esule con la famiglia, trascorse la prima infanzia in Bulgaria e quindi in Belgio, dove compì i suoi studî. [...] trasferì negli USA, dove entrò in contatto con molti scrittori francesi, e in modo determinante con A. Breton; tornato in Europa, nel 1951 si stabilì a Parigi. Scrittore multiforme e prolifico, è stato di volta in volta critico, saggista, giornalista ...
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Uomo politico e letterato russo (Poltava 1875 - Mentone 1933). Boscevico, visse in esilio in Europa fino al 1917. Tornato in Russia, dopo la Rivoluzione divenne commissario del popolo per l'Istruzione; [...] la sua apertura ai fermenti culturali e artistici occidentali fu oggetto di molte critiche e condusse a un conflitto con Stalin. Scrisse drammi storici e saggi critici sulla letteratura e sull'arte.
Vita
Entrato ...
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Scrittore di lingua tedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] per motivi razziali, rifugiandosi dapprima a Parigi e nel 1940 a New York, ottenendo la cittadinanza americana (1949). Tornato in Europa si stabilì a Roma (1958-62) e quindi a Basilea (1977). Dal 1980 divenne cittadino onorario di Norimberga, città d ...
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Poeta e orientalista statunitense (Salem, Massachusetts, 1853 - Londra 1908). Nel suoThe Chinese written char acter as a medium for poetry (1918), nella lettura proposta dell'ideogramma cinese, inteso [...] , alla cui diffusione si dedicò negli ultimi anni della sua vita, con una intensa attività di conferenziere negli USA e in Europa.
Opere
Il saggio The Chinese written char acter as a medium for poetry, edito da Pound in rivista (1918) e ristampato ...
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Scrittrice spagnola (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991). Allieva di J. Ortega y Gasset e di X. Zubiri, esiliata dopo la guerra civile (con un lungo peregrinare dal Messico a Cuba, da Roma alla Svizzera) [...] ); Nuevo liberalismo (1930); Filosofía y poesía (1939); La confesión: género literario (1943 e 1988; trad. it. 1997); La agonía de Europa (1945; trad. it. 1999); El hombre y lo divino (1955; trad. it. 2001); España, sueño y verdad (1965); La tumba ...
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Trovatore italiano in lingua provenzale (n. Goito 1200 circa - m. dopo il 1269). Ebbe vita avventurosa. Cominciò come giullare; fu presso Azzo VII d'Este, poi, a Verona, alla corte di Rizzardo Sambonifacio, [...] in morte del barone provenzale Blacatz (Planher vuelh en Blacatz, composto probab. nel 1237), nel quale invita i signori d'Europa a cibarsi del cuore di questo prode, se vogliono guarire della loro viltà. Forse per questo compianto Dante, nei canti ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...