Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] . 47-56.
Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Marazzini, Claudio (2008), Il Seicento, in Bice (a cura di) (2008), Storia della punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Sabatini, Francesco (2004), ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] a caratteri latini, segni paragrafematici come la virgola di forma moderna, il punto e virgola, l’apostrofo e gli accenti (➔ Bice (a cura di) (2008), Storia della punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Serianni, Luca (1988), Grammatica ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] etimologica, anche quando questa non coincide con la pronuncia moderna: in cielo, ad es., la i semiconsonantica è dal Quattrocento alla metà del Cinquecento, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli Roma-Bari, Laterza, ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] o il cambio di interlocutore (Geymonat 2008: 45). In epoca moderna il segno compare nei trattati di grammatica e ortografia con varie (a cura di) (2008), Storia della punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Serianni, Luca (1988), ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] corte dall’altro. Tra il 12° e il 13° sec. l’intera Europa e l’Italia in particolare conobbero una sempre più larga diffusione dell’a. e si moltiplicarono le maniere di scrivere. L’epoca moderna, a partire dal tardo 15° sec. fino alla Rivoluzione ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] -serba), che avrebbe costituito il tramite per lo sviluppo dell’ebraico moderno. Alla metà del 13° sec., quando gli Ebrei di area . Centri di ricerca, in Israele, negli USA e in Europa (Oxford, Parigi e Treviri), oltre a tutelare la produzione ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] certo oggetto.
Il s. nella filosofia moderna e contemporanea
Nella filosofia moderna una teoria che concepisce il s. il suo per contrasto con gli altri. Alla semantica strutturale si rifanno in Europa E. Coseriu, H. Geckeler, A.J. Greimas, J. Lyons, ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] così la minuscola gotica (o littera textualis), sentita dai contemporanei come littera moderna, che nel 13° sec. diventa in tutta Europa la scrittura dei libri della cultura universitario-scolastica, attraverso differenti tipizzazioni locali, tra ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] (➔ trovatore), con la quale inizia la lirica moderna e della quale rimangono documenti non soltanto letterari ma ospitali ai poeti.
Notevole fu la diffusione della poesia provenzale in Europa. In Italia, le corti del Monferrato, di Savoia, di ...
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Regione tra il Mar Nero e il Mare d’Azov a O e il Mar Caspio a E (465.000 m2): costituisce un ampio istmo mediante il quale l’Europa è congiunta all’Asia. Tagliata in due dal sistema montuoso del Caucaso, [...] russa, che parlano lingue in parte indoeuropee, in parte uralo-altaiche; c) gli elementi penetrati con la colonizzazione moderna (soprattutto Russi, ma anche colonie di Greci, Tedeschi ecc.). Il secondo gruppo comprende popoli giunti in vari tempi ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
Swift economy (Swift Economy, Swift-economy, Taylor Swift economy, Swiftonomics, Taylornomics) loc. s.le f. Il giro di affari e attività economiche che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice statunitense Taylor Swift. ◆ [tit.]...