(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] centri dell’Europa latina (escluse l’Italia meridionale e la Dalmazia), ricreando un’unità grafica europea. Nata in Francia attraverso l’elaborazione di diversi centri scrittori e fondata, secondo una plausibile ipotesi, sull’imitazione di modelli in ...
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(russo Samoedy) Popolazione stanziata nella tundra occidentale, dal fiume Peciora in Europa, fino al Chatanga, in Siberia. Sono divisi in 4 gruppi: i Nenci (Nenec), i Tavgijcy (Nganasan), gli Enci (Ènec) [...] , raccolti in fratrie.
Il gruppo linguistico samoiedo comprende lingue appartenenti alla famiglia uralica che denotano un’originaria unità, affievolitasi nel tempo. Il samoiedo si articola in numerosi idiomi, in parte estinti e in parte in ...
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Segno di punteggiatura (,) che indica pausa debole all’interno del periodo. informatica In informatica e nei sistemi di codificazione numerica, la rappresentazione in v. mobile (floating point) è un metodo [...] . matematica In aritmetica, la v. serve a separare la parte intera dalla parte decimale di un numero (nei paesi anglosassoni l’uso della v. e quello del punto per separare i gruppi delle unità, delle migliaia ecc. è invertito rispetto all’uso nell ...
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Ramo dell’orientalismo, detto anche indologia, che studia la civiltà dell’India (lingue e letterature, religioni e filosofie, storia antica e medievale sino alla penetrazione europea). Sorta come disciplina [...] e H.T. Colebrooke, ebbe sviluppo nel corso del 19° sec. nelle nazioni d’Europa, in connessione sia con gli indirizzi della linguistica (scoperta dell’unità indoeuropea) e dell’indagine filosofica e storico-religiosa, sia in generale con il movimento ...
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uraliche, lingue Famiglia linguistica che si divide in due grandi rami, l’ugro-finnico e il samoiedo. Un tempo era fatta rientrare nella maggiore famiglia delle lingue uralo-altaiche, ma l’unità genealogica [...] nomadi di lingua proto uralica stanziate negli Urali sarebbero migrate verso la Siberia (gruppo samoiedo) o verso l’Europa (gruppo ugro-finnico): diversamente, le popolazioni di lingua protoungherese si sarebbero mosse dall’area uralica solo nel ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] es. McCone 1991). È da tempo superata l'ipotesi dell'unità italo-celtica, nonostante le note convergenze tra latino e celtico in linguistics, ed. Th.A. Sebeok, 9° vol. Linguistics in Western Europe, The Hague 1972, pp. 119-95.
A.J. Ammerman, L.A. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] fino ai prati e alle colture delle valli. Più severo, unito e aspro il paesaggio delle Alpi Carniche (v. carnia), , mediatore indiscusso tra l'Africa, l'Asia e l'Europa. Questo mondo rimasto appartato dalle grandi correnti romaniche, sebbene ...
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SINTASSI (XXX, p. 859; App. II, 11, p. 834)
Ugo Vignuzzi
Nel panorama della linguistica dello scorcio del secolo 19° e del principio del 20° non si può certo affermare che gli studi sintattici godessero [...] "monema" (1941) per indicare le unità minime del signifié (parallelo a "fonema" per le unità minime del signifiant): il termine sarà ripreso che si è andata diffondendo nell'ultimo decennio soprattutto in Europa (si segnalano W. Dressler, T. A. van ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] lessicali. Dalla lingua francese, allora dominante in Europa, l'intera costellazione verbale si è diffusa nelle più frequenti nell'uso odierno (1886) di G. Rigutini. L'unità d'Italia coincise con un'epoca di profonda trasformazione della società, ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] m.n. sono tendenzialmente considerate come un pericolo per l'unità dello stato e un elemento di disgregazione, che si mai confuse con la nazione dominante.
Il problema delle m.n. in Europa si è aggravato dopo la Pace di Versailles, che ha posto fine ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
spacca-Italia (spaccaItalia) s. m. inv. Nella polemica politica, soggetto, evento e, in partic., provvedimento legislativo che attenta all’unità d’Italia, minacciando di dividerla in due o più parti. | Usato anche in funzione di agg. inv. sempre...