I trattati firmati a Roma il 25 marzo 1957, istituenti la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea per l'Energia Atomica (EURATOM), rappresentarono, da una parte un primo sbocco al generale [...] la vicenda dell'ingresso della Gran Bretagna nel MEC ripropose il tema dell'unità politica. Secondo i più fervidi europeisti (su questo punto continuò infatti a centrarsi l'azione propagandistica e di pressione dei movimenti e gruppi federalistici) l ...
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Uomo politico inglese, morto a Londra il 14 aprile 1951. Fautore di una politica europeista, il 17 marzo 1948 concluse con la Francia e i tre paesi del Benelux il trattato di Bruxelles, punto fermo verso [...] l'integrazione europea, e in vista di una più ampia solidarietà politica e militare il 4 aprile 1949 concluse per l'Inghilterra il Patto atlantico. Si dimise dal gabinetto Attlee per malattia il 13 marzo ...
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SPINELLI, Altiero
Giovanni Gay
Uomo politico italiano, nato a Roma il 31 agosto 1907, morto ivi il 23 maggio 1986. È stato il massimo sostenitore dell'ideale europeista nell'Italia del secondo dopoguerra. [...] comune e quindi, in prospettiva, una politica comune (1954), si convinse che non si sarebbe mai raggiunto l'obiettivo di un'Europa federale se non si fosse passati da una politica di vertice a un'azione di mobilitazione popolare. Nel 1965 fondò a ...
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REYNAUD, Paul (App. II, 11, p. 704)
Ministro delle Finanze nel gabinetto Marie (1948), presentò un piano che porta il suo nome per il risanamento economico della Francia; approvato dall'Assemblea, il [...] dai ministri socialisti, ciò che provocò la caduta del gabinetto Marie. Ministro senza portafoglio nel gabinetto Queuille (1950), vicepresidente del gabinetto Laniel (1953). Convinto europeista, ebbe parte importante nella creazione del Consiglio d ...
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Saggista svizzero di lingua francese (Neuchâtel 1906 - Ginevra 1985). Dopo studî in Svizzera e Austria, si trasferì in Francia, dove si stabilì nel 1947 dopo altri soggiorni in Svizzera e negli USA. Aderì [...] per poi sviluppare un proprio esistenzialismo cattolico (Politique de la personne, 1934; Penser avec les mains, 1936); fervente europeista, dal 1949 diresse il Centro di cultura europea di Ginevra. Nelle sue opere, all'indagine su alcuni aspetti del ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
Giancarlo Marini
Isabella Castangia
(App. V, v, p. 648)
Parte introduttiva
di Adolfo Battaglia
I due avvenimenti che hanno più caratterizzato l'ultima decade del 20° [...] l'integrazione flessibile, Bologna 1996.
P.V. Dastoli, L'Unione Europea e l'Italia, nella nebbia di Dublino, in Il Mulino-Europa, 1997, 21, pp. 19-37.
V. Giscard d'Estaing, H. Schmidt, La moneta unica non basta, in Liberal, 1997, 32, p. 23.
R. Haass ...
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Moldavia, Repubblica di Stato dell’Europa orientale; confina a O con la Romania e per il resto con l’Ucraina. Il territorio, allungato da N a S, corrisponde per la massima parte alla Bessarabia, alla quale [...] non è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta, aggiudicandosi il 48,5% delle preferenze contro il 38,2% dell'avversaria, l'europeista M. Sandu, dal cui confronto al ballottaggio tenutosi il mese successivo è uscito vincitore con il 55% circa dei ...
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Malta
Anna Bordoni
Francesca Socrate
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato insulare dell'Europa meridionale. La popolazione (378.132 ab. al censimento del 1995; 402.000 a una stima del [...] si espresse attraverso un referendum consultivo a favore di tale ingresso con il 53,6% dei voti. La scelta europeista dell'elettorato trovò d'altronde una conferma politica nelle elezioni legislative dell'aprile dello stesso anno, che assicurarono al ...
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GIORDANO, Renato
Fréderic Attal
Nacque a Napoli il 3 marzo 1926 da Vincenzo, chirurgo, e Maria Marchitto.
Cominciò a svolgere attività politica e giornalistica nell'ottobre del 1943, dopo la liberazione [...] europea e "Iniziativa privata". Gli ambienti economici milanesi e la nascita del Mec (1955-1957), in L'Italia e la politica di potenza in Europa (1950-1960), a cura di E. Di Nolfo - R.H. Rainero - B. Vigezzi, Milano 1992, pp. 371-390, 439-480; M.G ...
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NAPOLITANO, Giorgio
Vittorio Vidotto
Uomo politico, nato a Napoli il 29 giugno 1925. Nell'autunno 1942 entrò a far parte di un gruppo di giovani antifascisti e comunisti napoletani; nel 1945 si iscrisse [...] di G. Amendola, che ne era stato l'animatore, nel 1980. In questa collocazione si impegnò per affermare il ruolo europeista e occidentale del PCI, ricercando un rapporto privilegiato con l'internazionale socialista e, all'interno, con il PSI.
Fra le ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...