MANCINI, Giovanni Battista (Giambattista)
Angela Romagnoli
Nacque ad Ascoli Piceno il 1( genn. 1714. Dopo aver subito l'evirazione, a 12 anni fu mandato a Napoli a studiare professionalmente la musica [...] e il canto sotto la guida di L. Leo. Bologna fu l'altro polo importante per la sua formazione: proseguì lo studio del canto con il celeberrimo A.M. Bernacchi, e frequentò padre G.B. Martini per la composizione ...
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CONTI, Gioacchino (detto Gizziello o Egizziello)
Corrado Lisena
Nato ad Arpino (Frosinone) il 28 febbr. 1714, forse da Nicola (compositore ed organista nella reale cappella di Napoli), subì da fanciullo [...] , 223; T. Wiel, I teatri musicali venez. del Settecento, Venezia 1897, pp. 118, 157, 163 s., 175, 179; G. Monaldi, Cantanti evirati celebri, Roma 1919, pp. 74 S.; B. Croce, I teatri di Napoli dal Rinascimento..., in Scritti di st. letter. e Pol., VII ...
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GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] -52, riportando un notevole successo. Nel 1753 fu a Lisbona, dove sarebbe stato per qualche tempo allievo del celebre evirato Gioacchino Conti, detto Gizziello, quindi nel 1754 cantò al Concert spirituel di Parigi e successivamente a Versailles, ove ...
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MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] (da cui il nome d'arte Caffarelli preso in seguito dal M.) si incaricò di seguirne i progressi musicali, di provvedere all'evirazione e di indirizzarlo dodicenne a Napoli. Si tratta probabilmente di Domenico Cafaro che, tra il 1722 e il 1738, mandò a ...
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MARCHESI (Marchesini), Luigi
Laura Spreti
Nacque a Milano l'8 ag. 1754 da Giovanni e da Isabella Rossi, originari di Modena. Il padre, trombonista, gli insegnò molto presto a suonare il corno da caccia [...] e gli garantì una formazione musicale, facendolo studiare presso il tenore O. Albuzzi e con un cantante evirato, il maestro Caironi. Nel 1765, dopo l'evirazione, il M. entrò nel coro della cappella del duomo di Milano diretto da G.A. Fioroni, con il ...
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GIZZI, Domenico
Ennio Speranza
Nacque ad Arpino, dove fu battezzato il 12 marzo 1687, da Agata di Iorio, di una famiglia di notabili locali, e da Igino, di Ceccano, discendente da un'antica famiglia [...] vocale del G. ha dato adito in passato ad alcuni malintesi; non si hanno infatti notizie riguardo la sua evirazione e nelle già citate biografie ottocentesche, spesso inesatte e talvolta contraddittorie, il G. viene indicato come tenore: nei registri ...
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COSTANTINO, Michelangelo (Michele)
Antonio Castellano
Nato a Bitonto (prov. di Bari), forse alla fine del sec. XVI o all'inizio del sec. XVII, fu uno dei primi pugliesi addottorato a Napoli con il titolo [...] tempo fu molto probabilmente lo zio Gabriele, che era canonico capitolare, a far sottoporre il ragazzo alla operazione della evirazione nella cittadina di Norcia. Divenne, quindi, astro del bel canto, quale voce bianca, recandosi a Napoli, ove venne ...
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PIGNA, Alessio
Dario Busolini
PIGNA, Alessio (in religione Francescantonio). – Nacque a Padova nel 1709. Le poche notizie esistenti su di lui si ricavano pressoché interamente dal suo diario. Battezzato [...] Tartini (1770), e gli effetti sulla stessa Cappella musicale patavina del tentativo del confratello Clemente XIV di proibire l’evirazione dei bambini destinati alle scholae cantorum. Né accenna ai temi dell’Illuminismo, all’uscita di nuovi libri, a ...
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PIETRO Marturio
Emanuela Colombi
PIETRO Marturio. – Nato presumibilmente nella prima metà del IX secolo, Pietro (I) Marturio fu patriarca di Grado dall’anno 874 all’anno 878.
Le vicende che lo riguardano [...] e 9, pp. 11-14). Da notare inoltre che, in un’ulteriore missiva a Orso, il pontefice dichiarava Domenico reo non dell’evirazione, ma piuttosto di «ambicionis crimen» (Cessi, 1942, doc. 7, p. 10). I termini e le motivazioni del coinvolgimento da parte ...
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GUGLIELMO III d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Figlio di Tancredi, conte di Lecce, e di Sibilla di Aquino, sorella di Riccardo conte di Acerra, nacque in data non nota, ma da collocare [...] aver subito mutilazioni che dovevano renderlo inadatto al ruolo di re: il cronista inglese Ruggero di Howden parla di evirazione, mentre Ottone di St. Blasien parla, con maggiore verosimiglianza, di accecamento; questa fu infatti la stessa pena a cui ...
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evirare
v. tr. [dal lat. evirare, der. di vir «uomo, maschio», col pref. e-1]. – Privare degli orga-
ni della virilità mediante castrazione. In senso fig., letter., rendere fiacco, debole, privare di energia: fan dello stile una faccenda separata...