NAQSH-I RUSTAM
C. A. Pinelli
La gola di N.-i R., nei pressi di Persepoli, è nota principalmente per un complesso di opere monumentali appartenenti agli Achemènidi e ai Sassanidi. Essa conserva tuttavia [...] Parthi. Cosicché, in sostanza, la loro arte rappresentò l'estrema evoluzione di un'arte iranica antichissima, che si era espressa, di rivela per molti versi una forte influenza occidentale, specie se messa a confronto con l'impassibile monumentalità ...
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DEL FIORE, Iacobello (Giacomello)
Ettore Merkel
Figlio del pittore Francesco e di Magdalucia di ser Marco da mar, è documentato a Venezia, come pittore, dal 1400 al 1439, e si suppone sia nato a Venezia [...] tenga conto del dato biografico e insieme dell'evoluzione stilistica, si possono suddividere in quattro periodi: netta flessione qualitativa associata alla diminuzione delle commissioni, specie in Venezia. L'acuto linearismo espressivo del ductus ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] rendimento, ed erano in corso transazioni finanziarie di ogni specie. Il proconsole d'Africa, Gordiano, era venuto senza metà del II sec. d. C. È molto interessante seguire l'evoluzione dei motivi geometrici in bianco e nero al principio del II sec ...
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Vedi GLANUM dell'anno: 1960 - 1994
GLANUM
H. Rolland
Città della Gallia Narbonese sulla via che va dalla Spagna all'Italia attraverso il Monginevro, ricordata dai geografi antichi (Ptolom., vi, 20), [...] quali crearono infine una stazione permanente. Questa ebbe una evoluzione che, come dimostra l'esplorazione archeologica, presenta tre aspetti eretto sopra 25 pilastri di fondazione e coronante una specie di podio al quale si appoggia a N un ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] Inanna-I., quali sono stati delineati, corrispondono all'evoluzione subita dal tipo iconografico della dea; occorre tuttavia nella glittica babilonese la dea nuda è usata come una specie di riempitivo, giustificandò l'opinione del Frankfort che non ...
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MAESTRO di S. FRANCESCO
S. Romano
Nome con cui si indica comunemente, in relazione alla tavola con S. Francesco (Assisi, Mus. della Basilica Patriarcale S. Maria degli Angeli), l'anonimo artista attivo [...] colori vivaci e accostati talvolta 'a intarsio', segna un'importante evoluzione dei modi giunteschi (Garrison, 1949; Schultze, 1961; 1963 dalle soluzioni drammatiche e ritmiche degli affreschi, specie dalla Deposizione e dal Compianto; lo stesso ...
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GREUTER, Matthäus
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio dell'orafo Konrad di Kempten, nacque intorno al 1565-66 probabilmente a Strasburgo, dove il padre è documentato dal 1564 al 1594, anno della morte. [...] Borghese, allora proprietario di tre di queste ville. Naturale evoluzione di queste imprese sono le stampe dedicate alle ville di di F. Hernández (Roma 1628), dedicato alle specie botaniche americane e ripubblicato più volte. Il suo ...
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DRÔLERIE
M. Camille
Termine francese, utilizzato dagli storici dell'arte in riferimento alle forme figurative di carattere bizzarro che abbondano soprattutto nei margini dei manoscritti miniati di epoca [...] carte dei manoscritti (Sandler, 1981), lo studio dell'evoluzione storica di queste forme e della loro ampia diffusione in in generale, e di codici con marginalia in particolare, specie intorno al 1300, coincidono esattamente con le aree dedite al ...
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MANCA, Mauro
Maura Picciau
Nacque il 23 dic. 1913 da Luigi e Antonietta Dessena a Cagliari, dove il padre, proveniente da un'agiata famiglia sassarese, era magistrato militare. Dopo un soggiorno a Venezia [...] del design, e in tal senso curò e promosse, specie nei settori orafo e tessile, la realizzazione di manufatti rottura del tradizionale impianto simmetrico. Nel segno di questa evoluzione si annoverano anche i modelli ideati per la produzione di ...
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MARGARITO
E. Antetomaso
(o Margaritone)
Pittore del sec. 13° attivo nel territorio di Arezzo, città dove risulta menzionato in uno strumento d'allogazione del 1262. Vasari (Le Vite, II, 1967, pp. 89-93), [...] che lo chiama Margaritone, fece di M. "una specie di multiforme genius loci duecentesco" (Salmi, 1951), pratico quasi tutti firmati. Il tentativo di stabilire una prima, sommaria evoluzione cronologica nella sua attività si deve a Dami (1924-1925), ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...