CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] San Giorgio, pur presentando qualche rimembranza dei precedenti squarcioneschi, offre alcune componenti nuove, specie nella squillante stesura cromatica che rivela una evoluzione in atto verso una più aperta sensibilità ai problemi della luce, o a ...
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PIO X, papa, santo
Maurilio Guasco
PIO X, papa, santo. – Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista e Margherita Sanson, secondogenito di dieci [...] direttore dell’Unione elettorale cattolica italiana, concluse una specie di patto con i candidati liberali, ai quali che «professano e diffondono sotto forme subdole errori mostruosi sulla evoluzione del dogma, sul ritorno al puro Vangelo, vale a ...
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BIRINGUCCI (Bernigucio), Vannoccio
Ugo Tucci
Figlio di Paolo di Vannoccio e di Lucrezia di Bartolomeo, nacque a Siena, dove fu battezzato il 20 ott. 1480. Suo padre fece parte dell'ufficio dei "viarii", [...] sul trattato, uno studio che lo inquadri compiutamente nell'evoluzione storica della tecnologia, ma gli specialisti hanno dato risalto, .
La quarta edizione è più dimessa delle precedenti, specie nella parte iconografica (il formato ridotto, la tavola ...
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DE GIORGI, Ennio
Enrico Moriconi
Nacque l’8 febbraio del 1928 a Lecce figlio di Nicola e di Stefania Scopinich.
La madre proveniva da una famiglia di navigatori di Lussino, mentre il padre era insegnante [...] dettagli.
La soluzione del 19° problema di Hilbert ebbe un’evoluzione molto particolare che merita di essere raccontata (cfr. BUMI, antiriduzionismo, cioè al fatto che le teorie considerano varie specie di oggetti e non solo numeri e insiemi, altre ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] di glottologia quello di sanscrito, che divenne una specie di Privatissimum da cui sono usciti tutti gli allievi 1953 ("tanti italiani quante le pievi"). Ad una critica a questa evoluzione il D. precisa (1972, Quanti Italici): "Ionon mi sono battuto ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] nel 1558) sono fondamentali per la conoscenza del C. frescante, specie dopo i recenti restauri (1960) e data la perdita di , si può dire che lo stile del C. ha avuto un'evoluzione relativamente limitata. Una pala d'altare come la Consacrazione di s. ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] , che ebbe, com'è noto, grandi meriti nella evoluzione dell'economia, della società e del pensiero civile piemontese un grosso saggio Della strada ferrata da Genova alla Svizzera ed in specie del tronco d'essa da Novara al Lago Maggiore, Torino 1853 ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] era certamente interessante, soprattutto in relazione all'evoluzione del poema eroicomico, alla sua capacità d'oltrepassare per discutere il tempo presente e il ruolo della letteratura (specie, in questo caso, della drammatica). Ma era ormai chiaro ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] attribuì grande importanza, nella storia della propria evoluzione intellettuale, alla lettura da lui fatta del della Vita di mons. Martini steso da don Giuseppe Scardovelli, s.d., specie f. 69; Archivio di Stato di Mantova, Legato Luzio, bu.16, ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] chiare attitudini sensiste; e vi legava nascita ed evoluzione delle forme d'arte alle caratteristiche climatiche e ambientali difficoltà con il governo lombardo-veneto e con la censura (specie per il primo volume della Storia della scultura alla sua ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...