In biologia, insieme di processi ed eventi evolutivi, dimostrabili attraverso reperti fossili, che determinano l’origine e lo sviluppo delle categorie sistematiche maggiori (famiglie, ordini, classi ecc.), [...] evolutivi che si verificano fino al livello di specie, inducendo fenomeni di speciazione e variazioni di essere ricondotta alla microevoluzione se si intende l’evoluzione biologica come mutamento di caratteristiche adattative e diversificazione, ...
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In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] dell’origine umana è inscindibile dalla dottrina rivelata del peccato originale.
Monogenismo geografico Ipotesi secondo la quale tutte le specie animali e vegetali e le razze umane hanno avuto un unico centro di diffusione. Per l’uomo tale centro ...
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In biologia, l’accrescimento relativo di un organo o di una parte di un organismo rispetto a tutto il corpo. Indicando con y la dimensione (o il peso) dell’organo, con x quella del corpo, con a e b delle [...] eterogonico, o eteroauxesi. Quando organismi appartenenti a specie diverse hanno organi corrispondenti di dimensioni relative diverse per un differente accrescimento relativo avvenuto nel corso dell’evoluzione, si parla di allomorfosi o a. evolutiva ...
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Concezione biologica secondo la quale le specie animali e vegetali sono immutabili e quindi non suscettibili di evolvere attraverso le generazioni ( fissità della specie); si contrappone al trasformismo [...] del Systema naturae (1735) e nella Philosophia botanica (1751). In seguito (1767) Linneo ammise la possibilità dell’emergere di specie nuove per ibridazione. Il f. fu abbandonato dopo la pubblicazione di On the origin of species (1859) di Darwin e ...
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In biochimica e fisiologia, piccola proteina (peso molecolare 6000) prodotta dal corpo luteo; favorisce il rilassamento dei legamenti pelvici preparando il canale vaginale al parto in molte specie di Mammiferi. [...] La struttura della r. presenta notevole somiglianza con quella dell’insulina suggerendo una possibile evoluzione da un comune polipeptide ancestrale, simile alla proinsulina. ...
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Teoria evoluzionistica elaborata da D. Rosa (1909), secondo cui l’evoluzione degli organismi sarebbe avvenuta per processi interni e preordinati, a partire dagli organismi più semplici. Il processo di [...] formazione di nuove specie sarebbe riconducibile a una ramificazione dicotomica di una specie preesistente. ...
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In biologia, l’evoluzione di una specie, o di un gruppo di categoria superiore, che si trasforma globalmente in un’altra specie, o gruppo superiore, senza ramificarsi in più forme. Si chiama anche evoluzione [...] filetica e si contrappone a cladogenesi ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] 6 giorni (con trasferimento di blastocisti). Nell'evoluzione dello sviluppo preembrionale la blastocisti è una struttura sta occupando di partenogenesi, un modo di riprodursi che in alcune specie è l'unico possibile e che in altre avviene in modo ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] il cromosoma Y. Variazioni del numero di cromosomi sono relativamente comuni nelle piante.
Bibl.: Th. Dobzhansky, L'evoluzione della specie umana, Torino 1965; R. C. Lewontin, Population genetics, in Annual Review of Genetics (1967), vol. i, pp ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] della stessa classe e di altre classi nell'uomo e in altre specie ha rivelato l'esistenza di una parte V di circa 110 aminoacidi aminoacidi suggerisce che le Ig possono essere derivate dall'evoluzione di un gene ancestrale per una sequenza di 110 ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...