Nome comune dei Molluschi Cefalopodi dell’ordine Ammonoidea, estinti repentinamente, insieme ad altri gruppi animali, verso la fine del Mesozoico. La loro importanza in paleontologia si deve al loro utilizzo [...] e la breve diffusione temporale di alcune specie permettono infatti di stabilire correlazioni biostratigrafiche.
I hanno molta importanza per lo studio della sistematica e dell’evoluzione delle a. poiché sono sempre visibili nel fossile: sia sulla ...
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Etologo austriaco (Vienna 1903 - Altenberg, Austria, 1989). Direttore dal 1950 dell'Istituto di fisiologia del comportamento del Max-Planck-Institut di Seewiesen (Baviera), studiò il comportamento degli [...] essi tendevano ad attaccarsi affettivamente a una madre di specie diversa se venivano da essa accuditi subito dopo la kam der Mensche auf dem Hund (1950; trad. it. 1977), sull'evoluzione del rapporto tra l'uomo e il cane; Das sogenannte Böse (1963; ...
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Famiglia di Mammiferi Perissodattili che prende il nome dal genere Equus, il solo vivente, rappresentato da varie specie tra le quali il cavallo, E. caballus; l’asino, E. asinus; l’onagro, E. hemionus; [...] hanno cambiato notevolmente la morfologia di questo gruppo. L’evoluzione degli E. si ammette sia iniziata con gli Hyracotheridae d’Europa e dell’America Settentrionale, serie di specie nella quale si realizza un allungamento differenziale dei segmenti ...
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Sottoclasse di Anellidi Clitellati, considerati a livello di classe nella sistematica meno recente; noti con il nome di sanguisughe. Conta circa 400 specie diffuse in ambienti acquatici e terrestri di [...] Oligocheti della famiglia Lumbriculidi, che comprende peraltro una specie (Agriodrilus vermivorus) predatrice e dotata di uno di costumi parassitari e predatori. È probabile che l’evoluzione degli I. sia avvenuta nelle acque dolci; a testimonianza ...
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Naturalista (Étampes 1772 - Parigi 1844). Professore di zoologia nel Muséum d'histoire naturelle (1795), partecipò alla spedizione napoleonica in Egitto, che gli consentì di allargare notevolmente lo spettro [...] tipo uniforme" ovvero che "la natura ha formato tutte le specie su un unico piano"; il secondo, ancor più importante in . - apr. 1830), trasformatosi presto nel primo dibattito sull'evoluzione. Ma di contro a Cuvier, catastrofista e fissista, egli ...
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Classe di Artropodi Crostacei. Nelle acque dolci abitano prevalentemente sul fondo, nel mare in genere alla superficie, sebbene siano state rinvenute alcune specie anche in profondità. Pur essendo i più [...] fossili, conosciuti dal Cambriano, per la loro rapida evoluzione sono considerati ottimi marker stratigrafici. Hanno grande importanza , Podocopi e Paleocopi. Ai Miodocopi appartengono oltre 600 specie, tutte marine, alcune delle quali sono quelle di ...
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Ecologia
In fitogeografia e zoogeografia, l’area geografica entro la quale è distribuita una specie. La distribuzione di ogni organismo non è statica, ma costantemente soggetta a mutamenti. L’a. di una [...] dell’ambiente. L’a. primario è quello occupato da una specie per diffusione naturale, mentre l’a. secondario è quello occupato in disposizione geografica; norme a., quelle norme di evoluzione linguistica che si desumono dall’osservazione di fenomeni ...
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Naturalista (Mötier, Svizzera, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1873); dopo aver lavorato a Parigi sotto la direzione di G. Cuvier, nel 1832 divenne a Neuchâtel prof. di storia naturale e organizzatore [...] trasferì a Wood's Hole. Contrario alla teoria dell'evoluzione, studiò specialmente la sistematica, l'anatomia e la un Essay on classification in cui sono discussi il concetto di specie in biologia e i principî della classificazione zoologica. ...
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Ordine di Osteitti Sarcopterigi Dipnoi comprendente le famiglie Protopteridi e Lepidosirenidi. Tra i Dipnoi è l’ordine di più recente evoluzione.
La famiglia Lepidosirenidi comprende il solo genere Lepidosiren, [...] che abita, con l’unica specie Lepidosiren paradoxa (v. fig.), i tributari del Rio delle Amazzoni e le regioni paludose del Chaco settentrionale. Supera 1 m di lunghezza, vive nei bacini pantanosi, si nutre prevalentemente di molluschi. Trascorre la ...
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MIMETISMO (XXIII, p. 338)
Luciano Bullini
Le conoscenze sull'origine, l'evoluzione e il significato biologico del m. si sono grandemente accresciute negli ultimi trent'anni, da quando cioè questo fenomeno [...] di bruco. Le ricerche condotte in questi ultimi anni sia su Biston betularia che su altre specie con melanismo industriale hanno rivelato che l'evoluzione di questo adattamento è assai più complessa di quanto si ritenesse in passato. In particolare ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...