(App. II, I, p. 199; III, I, p. 104; IV, I, p. 131)
Premessa. − Negli ultimi lustri nei paesi industrializzati si sono verificati molti cambiamenti nel campo infettivologico e quindi nel fabbisogno di [...] azione selettiva al trattamento di infezioni causate da determinate specie batteriche.
Esempio tipico di betalattamina a spettro selettivo antibatterici di particolare importanza e in significativa evoluzione è infine quello dei chinolonici, composti ...
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RIBOSOMA
Antonio Pavan
In biologia cellulare si indicano come r. degli organuli citoplasmatici contenenti le ribonucleoproteine, la cui funzione principale è la traduzione degli RNA messaggeri (mRNA), [...] grande, anche se la presenza di numerose omologie tra le varie specie mostra che questa porzione dell'unità ribosomiale è stata ampiamente conservata nel corso dell'evoluzione (fig. 3).
L'RNA ribosomiale, oltre a rappresentare la struttura principale ...
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In biologia è così chiamato l'insieme delle regole che permettono la traduzione della informazione genetica contenuta nel DNA nella sequenza polipeptidica delle proteine: esso determina cioè le regole [...] Il c. sembra quindi essere stato ottimizzato dall'evoluzione per minimizzare gli effetti delle mutazioni sulla struttura delle di mostrare che anche il modo in cui nelle diverse specie vengono utilizzati i codoni che codificano per lo stesso ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] processo di subitanea formazione di nuovi tipi nel seno di una specie, il De Vries diede il nome di "mutazione", e sul fenomeno da lui scoperto edificò una teoria dell'evoluzione, secondo la quale alla base del processo evoluzionistico, anziché le ...
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RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] si dipartono proiezioni spicolari più o meno evidenti nelle varie specie (v. fig.).
La moltiplicazione avviene attraverso varie fasi: da un ospite all'altro. Per questo motivo l'evoluzione dei virus tende più verso l'attenuazione che non verso ...
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Genetista, nato a Genova il 25 gennaio 1922. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1950, dopo un periodo di studio a Cambridge e di insegnamento e ricerca a Parma e a Pavia si è trasferito alla School of [...] e descrivono i percorsi producendo un vero e proprio albero genetico. Tale ricostruzione propone una evoluzione sia culturale che biologica della specie umana che prende a diversificarsi a partire da un primo centro di irradiazione individuato nell ...
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. Corpo di dottrina, sorto in seno alla citologia, (v. in questa App.) che associa lo studio della struttura nucleare degli organismi con i problemi della sistematica e della genetica.
La collaborazione [...] , con la determinazione dal cariogramma e la ricerca del cariotipo, il problema dei limiti, dell'origine e dell'evoluzione della specie. Da questo movimento è nata la cariologia sistematica e la cariologia filogenetica.
I primi rapporti fra gli studî ...
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Biologo, nato ad Asti il 20 maggio 1879, morto a Milano il 10 marzo 1934. Si laureò in scienze naturali a Torino nel 1901. Fu assistente di E. Giglio-Tos a Cagliari (1903-1912); passò poi alla scuola di [...] di nuove costituzioni genotipiche, nonché sul problema della specie zoologica studiata con criterî biologici e citologici. Prescelse , e di questo fenomeno indicò l'origine e l'evoluzione (1931). Altri suoi studî si riferiscono a questioni varie ...
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bioetica
Luisella Battaglia
Incontro delle scienze naturali con le scienze umane
La bioetica è un nuovo campo di ricerca e di riflessione, sorto negli anni Settanta del Novecento, che si propone di [...] ispirarsi la condotta dell'uomo nei confronti delle altre specie animali; una bioetica ambientale, che s'interessa delle regole e quindi a dirigere, se sarà mai possibile, la sua evoluzione. Se è vero che il problema della sperimentazione sull'uomo ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] essere utilizzate per formare altre gemme, si verifica una specie di ‛invecchiamento': l'età è determinata dal numero delle non siano del tutto primitivi, ma piuttosto rappresentino un'evoluzione di alcune strutture contenenti RNA e DNA in grado ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...