Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] sviluppo, si sostituisce in seguito l’emotrofo; così nell’evoluzione della p. si distinguono, dal punto di vista morfologico emotrofica; anche nei casi tipici di emotrofo, come nella specie umana, in un primo tempo ha molta importanza l’istiotrofo ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] il corteggiamento. Molti c. di sostituzione vengono ritualizzati ed evolvono a segnali di comunicazione, caratteristici della specie.
Per lo studio del c. animale (valore adattativo, basi genetiche ed evoluzione, motivazioni ecc.) ➔ anche etologia. ...
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Nome comune degli Insetti Imenotteri Apocriti Aculeati Vespoidei appartenenti alla famiglia Formicidi. Conducono vita sociale, con un complesso differenziamento in caste ( eusocialità).
Anatomia e morfologia
Gli [...] dal loro areale primario sono divenute invasive, soppiantando le specie di f. autoctone e causando grossi danni alle attività umane (per es. f. argentina).
Sistematica ed evoluzione
La famiglia delle f. ha una distribuzione cosmopolita e costituisce ...
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comunicazióne animale Scambio di informazioni, presente in tutti gli organismi animali, da quelli unicellulari a quelli più complessi e organizzati, che avviene sia tra specie diverse sia tra individui [...] segnale usato e sviluppo degli organi di senso di una determinata specie; così nei mammiferi dotati di olfatto fine, grande importanza hanno ricezione, impongono limiti precisi alla possibile evoluzione e varietà dei segnali esistenti.
Una ...
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Affezione del tessuto emopoietico caratterizzata dalla proliferazione anomala della cellula staminale, cioè della cellula non ancora differenziata e con molte potenzialità.
Caratteri generali
La trasformazione [...] vista clinico si distinguono le l. acute e le l. croniche, con evoluzione lenta e graduale e una certa stabilità clinica durante il trascorrere del tempo. Numerosi virus possono indurre le l. in molte specie animali: per es. polli e altri Galliformi ( ...
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Botanica e zoologia
Nella sistematica botanica e zoologica, definizione di una categoria sistematica o taxon (classe, genere, specie ecc.). Dalla d. devono risultare i caratteri differenziali rispetto [...] a sollecitazioni definite e note, in modo da poterne verificare il corretto funzionamento, o che consente di seguire l’evoluzione di un programma in maniera da individuarne le istruzioni e i passi critici.
Medicina
In medicina, giudizio clinico che ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] fondamentale ipotesi di lavoro, la teoria dell'evoluzione, concepita intorno al 1800 e proposta all' a Lacepède) non erano andati oltre una generica ipotesi di modificazione delle specie, L. passa all'idea di una loro derivazione e definisce anche ...
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Nome comune degli Insetti appartenenti all’ordine degli Isotteri. Sono insetti sociali polimorfi, rappresentati da caste feconde, alate e attere e da caste sterili, attere, rappresentate da operai e da [...] o costruiti con terra o con legno masticati e impastati. Le specie di t. oggi conosciute (2600 ca.) popolano le regioni moribondi e gli individui inutili alla società.
Sistematica ed evoluzione
L’ordine degli Isotteri è diviso in 5 famiglie; ...
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Astronomia
Ciascuno degli aspetti che presentano la Luna e alcuni pianeti a causa dei loro moti intorno al Sole e alla Terra, che fanno variare la porzione del loro disco illuminato dal Sole visibile dalla [...] nello spazio delle f.: questa traiettoria rappresenta l’evoluzione del sistema nel tempo. Se si suppone che e le due f. differiscono anche morfologicamente, tanto che nella locusta le due diverse forme furono attribuite a due specie diverse. ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] nell’uomo, in corrispondenza del fatto che nelle specie più elevate le aree associative della corteccia cerebrale, rispetto evolutiva elaborata da Piaget indica la presenza di una evoluzione nel modo di apprendere, che è dipendente dalla specificità ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...