Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] si vengono in genere conservando senza ulteriore evoluzione, o meglio con sviluppi particolari e Della Peruta), Cremona 1982, pp. 27-44.
Geremek, B., L'emarginato, in L'uomo medievale (a cura di J. Le Goff), Roma-Bari 1987, pp. 393-421.
Grayzel ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] dedicate agli antenati, che in genere propongono la figura di un uomo "con la barbetta a pizzo, un corpo scarno e in parte tipi caratteristici della società americana, ma anche l'evoluzione dei personaggi della commedia dell'arte, in quanto ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] le malattie di massa, come diceva Rudolf Virchow, costituiscono "grandi segnali di avvertimento, dai quali il vero uomo di Stato può capire che l'evoluzione della sua nazione è stata disturbata, fino a un punto che neppure la politica più miope può ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] sono molto più complessi. Mentre infatti l'evoluzione tecnologica e le necessità strategiche delle due , Polonia).
Il film d'autore. - La stessa attenzione per l'uomo e la sua storia appare strettamente connaturata all'altra area di incontro fra ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] fu la sedentarizzazione della popolazione; per la produzione agricola questo comportò un'ulteriore evoluzione, soprattutto con l'irrigazione e la concimazione. L'uomo cominciò cioè a plasmare il paesaggio (Naveh e Lieberman, 1984).
La produzione ...
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Complessità biologica
Saverio Forestiero
I sistemi viventi della biosfera vengono di norma ordinati in una gerarchia di entità, ciascuna delle quali vuole rappresentare un livello di organizzazione [...] grado di complessità. Inoltre è anche noto che nel corso dell'evoluzione vi sono stati non pochi casi in cui i sistemi viventi sono è chiaro considerando, per esempio, che i geni strutturali dell'uomo e dello scimpanzé sono identici al 99% e che basta ...
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Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] contrario. Il primo, abbastanza semplice, è che l'uomo basa oggi il progresso economico e tecnologico sulla risoluzione scrittura e di un controllo che determina, attraverso l'evoluzione tra diversi stati, la sequenza di operazioni relative al ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] sviluppo delle specie; onde il feto presenta successivamente le forme di animali che hanno preceduto l'uomo nell'evoluzione generale". Ebbene, sostenne Lombroso, "anche nello sviluppo iniziale della psicologia individuale si ripresentano le tendenze ...
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Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Margherita Venturi
In natura esistono circa un centinaio di specie atomiche diverse capaci di combinarsi tra loro per formare molecole. Nella maggior parte dei [...] processi che stanno alla base della vita e dell'evoluzione, ma non bisogna dimenticare che lo sviluppo delle conoscenze "Dove la natura finisce di produrre le sue specie, comincia l'uomo, in armonia con le leggi della natura, a creare una infinità ...
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Complessità
Antonio Lepschy
Il termine complessità è oggi parte integrante del linguaggio scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione esso [...] , ma anche le scienze della vita, dell'uomo e della società.
Nel 1948 il matematico statunitense può limitare allo studio, a partire da condizioni iniziali non tutte nulle, dell'evoluzione libera, in cui si hanno u(t)=0 e equilibrio solo quando nella ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...