Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] 'ipotesi suggestiva per i meccanismi implicati in numerosi casi dievoluzione citotassonomica animale e vegetale. Purtroppo dalla data in cui è stato proposto a oggi non sono state presentate né conferme convincenti né prove sperimentali: per questo ...
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RIBOSOMA
Antonio Pavan
In biologia cellulare si indicano come r. degli organuli citoplasmatici contenenti le ribonucleoproteine, la cui funzione principale è la traduzione degli RNA messaggeri (mRNA), [...] essere la struttura della subunità grande, anche se la presenza di numerose omologie tra le varie specie mostra che questa porzione dell'unità ribosomiale è stata ampiamente conservata nel corso dell'evoluzione (fig. 3).
L'RNA ribosomiale, oltre a ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] evoluzione dipende dalla continua produzione di variabilità genetica (che è responsabile della produzione di individui con diversa capacità di un punto di vista evolutivo e viene controllata a livello genetico: questo è stato indirettamente dimostrato ...
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In biologia è così chiamato l'insieme delle regole che permettono la traduzione della informazione genetica contenuta nel DNA nella sequenza polipeptidica delle proteine: esso determina cioè le regole [...] . Fu avanzata quindi l'ipotesi, da parte di Crick, di una famiglia di molecole intermedie, probabilmente RNA (nel quale la posizione. Il c. sembra quindi essere stato ottimizzato dall'evoluzione per minimizzare gli effetti delle mutazioni sulla ...
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RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] unicamente dalla possibilità di essere trasmessi da un ospite all'altro. Per questo motivo l'evoluzione dei virus ruolo chiave dei linfociti CD4 per le funzioni immunitarie, causa uno statodi immunodeficienza.
Bibl.: G.V. Rossi, S. Pulciani, M. ...
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LEVI-MONTALCINI, Rita
Vincenzo Cappelletti
(App. IV, II, p. 329)
Neurobiologa italiana, premio Nobel per la medicina o fisiologia 1986. Presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana.
Dal 1947, [...] evoluzione e dalla nascente biologia molecolare. Presente anche in organi e liquidi organici − ghiandole sottomascellari di ratto, veleno di serpente, liquido seminale di del Consiglio dei ministri, è stata nominata presidente dell'Istituto della ...
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TIROIDE (XXXIII, p. 918)
Ettore CUBONI
L'attività endocrina della ghiandola tiroide, a quanto risulta dalle variazioni del suo aspetto istologico, è intensa nelle prime epoche della vita e diminuisce [...] viene prodotta giornalmente una quantità di ormoni corrispondente a circa mg. 0,33 di tiroxina. È stato affermato (A. Mansfeld) dello sviluppo psichico probabilmente in rapporto alla rallentata evoluzione del cervello; in più la temperatura corporea ...
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Genetista, nato a Genova il 25 gennaio 1922. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1950, dopo un periodo di studio a Cambridge e di insegnamento e ricerca a Parma e a Pavia si è trasferito alla School of [...] dal momento della separazione dal precedente gruppo di appartenenza è stato a fondamento della sua ricerca sul campo che ha prodotto in particolare una ricostruzione dell'evoluzione umana tramite centinaia di mappe che ne seguono e descrivono i ...
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MESTRUAZIONE (XXIII, p. 16)
Espedito MORACCI
Le ricerche recenti hanno modificato alquanto i concetti sulla fisiologia della mestruazione. Il ciclo funzionale della mucosa uterina comprende la fase del [...] follicolare; la fase secretiva corrisponde al periodo di formazione ed evoluzione del corpo luteo (dopo la deiscenza del secrezione follicolare. Il concetto della tossicità del sangue mestruale è stato ribadito da O. e G. Smith (1940) che hanno ...
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Biologo americano, nato a New York il 1° luglio 1929. Compiuti gli studi di medicina all'università di Pennsylvania, fu interno all'Hospital del Rockefeller Institute di New York. Dal 1966 è professore [...] titolare presso la Rockefeller University. Nel 1972 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, che ha sviluppato considerazioni sull'evoluzione dei geni delle immunoglobuline e sulla possibilità di loro variazioni durante ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
soffitto di cristallo loc. s.le m. L’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità...