PACINI, Franco
Giovanni Bignami
PACINI, Franco. – Nacque a Firenze il 10 maggio 1939, da Gualtiero, insegnante di Urbino, e da Elsa Roesch, nata a Baden (Svizzera).
Trascorse gli anni giovanili a Urbino, [...] compatti, il cui nucleo è costituito principalmente, appunto, da neutroni e che rappresentano uno dei possibili stadi finali dell’evoluzione di una stella. All’epoca in cui Pacini completava i suoi studi universitari, esse erano tuttavia solo oggetti ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] si fece propagandista (Ascensioni umane, 1899); e i suoi romanzi non sono in fondo che le storie di alcune di queste evoluzioni. Piccolo mondo antico (terminato nel 1895) è il più compiuto, idealmente e artisticamente, dei romanzi del F.: in esso il ...
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Architetto e designer italiano (Milano 1920 - ivi 2006). Esponente del razionalismo milanese, sensibile alle più complesse esperienze europee. Tra le sue numerose opere architettoniche, spesso attente [...] fu tra i fondatori dell'Associazione per il disegno industriale), le sue creazioni (lampade, sedie, tavoli, ecc.) hanno segnato l'evoluzione della disciplina e figurano ora in varî musei e collezioni. Membro dell'Accademia di San Luca di Roma e del ...
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Architetto (Verona 1484 - ivi 1559), esponente di spicco di una famiglia di muratori-architetti originarî di Porlezza (Como) attivi nei secc. 15º-16º. Il padre, Giovanni (m. 1493 circa), si trasferì nel [...] l'intensa e condizionante attività di Bramante e la stretta amicizia con Antonio da Sangallo il Giovane contribuirono alla sua evoluzione linguistica. Già dal 1509 fu capo maestro dell'opera del duomo a Orvieto, città in cui rimase per circa diciotto ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] relazione, finito spazialmente e temporalmente, un universo pluralistico dove trova spazio la libera iniziativa degli individui. Dall'evoluzione delle prime posizioni relativistiche, sotto l'influenza di J. Lequier, nasce il personalismo di R., a ...
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Scrittore francese (Rouen 1657 - Parigi 1757). Nipote dei due Corneille, per la protezione e sotto la guida di Thomas lasciò la città natale, dove esercitava l'avvocatura, per dedicarsi a Parigi al teatro [...] des anciens et des modernes", come la Digression sur les Anciens et les Modernes (1688), e partecipano dell'evoluzione del pensiero e della letteratura dal razionalismo cartesiano all'enciclopedismo illuministico. Nelle sue opere maggiori, i Nouveaux ...
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Romanziere e drammaturgo inglese (Kingston Hill, Surrey, 1867 - Londra 1933). Esordì con una raccolta di racconti, From the four winds (1897), pubblicata con lo pseudonimo John Sinjohn, di cui si servì [...] ). In questa ambiziosa epopea, in cui non mancano influssi francesi e russi, G. si è fatto storico dell'evoluzione psicologica dell'alta borghesia inglese dall'epoca vittoriana in poi. La critica della società, guidata da ideali vagamente umanitarî ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] ... e 'a panza soffre".
Seguendo la datazione delle opere così come l'ha stabilita il D. stesso e contrappuntando la sua evoluzione di attore, il 1929 è l'anno di Sik-Sik l'artefice magico, la rappresentazione di un povero guitto alle prese con ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] culturali: eppure anche in quell'opera discorsiva ed episodica non rinuncia al suo distacco. Che il C. non abbia avuto evoluzione e sia rimasto chiuso, quasi assediato nello stile (si potrebbe dire, vasarianamente, "maniera") che s'è creato, è vero ...
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HACKERT, Jakob Philipp
Claudia Nordhoff
Primo figlio del pittore di ritratti Philipp (1712-68) e Margarethe Cunigunde (1720 - post 1768), nacque il 15 sett. 1737 a Prenzlau nella Uckermark, distretto [...] esclusivamente alla pittura di paesaggio. I primi quadri datati dell'H. risalgono al 1760 e già mostrano l'evoluzione stilistica del giovane pittore: mentre il Paesaggio con stagno e animali è ancora chiaramente orientato verso i modelli dei ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...