Foster, Jodie (propr. Alicia Christian)
Federico Chiacchiari
Attrice e regista cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 19 novembre 1962. Interprete di gran temperamento, duttile e di notevole [...] , riuscendo a passare dai toni scanzonati, con i quali viene delineato il personaggio all'inizio, a quelli drammatici della sua evoluzione. Dopo l'attribuzione degli Oscar ha esordito dietro la macchina da presa, girando Little man Tate (1991; Il mio ...
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Wiseman, Frederick
Carlo Chatrian
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Boston il 1° gennaio 1930. Considerato uno dei maestri del cinema documentario, W. ha realizzato trentaquattro [...] 's diary, 1982) ‒ tanto da far parlare di un unico interminabile film sulla società americana ‒ è possibile individuare un'evoluzione nel suo linguaggio. Sempre di più W. si è impegnato, come regista, in una politica di non ingerenza nelle riprese ...
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Baldelli, Pio
Daniele Dottorini
Sociologo e critico del cinema, nato a Perugia il 23 gennaio 1923. Si è distinto, nel panorama degli studi italiani, per la coerenza con la quale ha posto il problema [...] e Informazione e controinformazione (1972), B. ha sviluppato il problema del rapporto tra le trasformazioni della società e l'evoluzione dei mass media, visti sia come mezzi per la formazione del consenso, sia come forme in grado di offrire strumenti ...
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Mordini, Antonio
Uomo politico (Barga, Lucca, 1819 - Montecatini Val di Nievole 1902). Laureatosi in giurisprudenza all’università di Pisa nel 1837, si trasferì nel 1844 a Firenze dove entrò in contatto [...] a Napoli. Liberato, fu autore dell’interpellanza sui fatti dell’Aspromonte che fece cadere il governo Rattazzi. La sua evoluzione politica, intanto, lo portava ad allontanarsi dalla Sinistra e a collocarsi in una posizione intermedia fra i due ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] punto di vista, l’arresto (fissazione) o la deviazione (regressione) delle pulsioni a certe fasi immature della loro evoluzione possono provocare l’insorgere di sintomi nevrotici, qualora intervengano i meccanismi della rimozione, o di vere e proprie ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] sempre più accentuato, sin dai tempi di Demetrio Falereo, dell'oratoria dalla realtà, e riconosceva la necessità di una evoluzione dell'eloquenza, che assumesse forme diverse a seconda dei tempi e dei luoghi; mentre però nel Dialogus de oratoribus ...
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Uomo politico cubano (Finca Manacas, Birán, 1926 - L'Avana 2016). Guidò il movimento rivoluzionario che nel 1959 rovesciò a Cuba il dittatore F. Batista. Entrato trionfalmente all'Avana, assunse la carica [...] sempre più all'Unione Sovietica, avviando contemporaneamente sul piano interno una decisa trasformazione in senso socialista. A tale evoluzione corrispose la confluenza del Movimiento 26 de Julio con il Partido socialista popular (comunista) e con un ...
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Scrittore austriaco (n. Griffen, Carinzia, 1942). Considerato tra i più importanti autori contemporanei, è noto per vari e provocatori successi teatrali (Publikums-beschimpfung, 1966; Kaspar, 1968) e per [...] nell'interessante romanzo Der Chinese des Schmerzes (1983), e nel riflessivo Nachmittag eines Schriftstellers (1987) che conferma l'evoluzione dello scrittore. Tra le opere più recenti si ricordano ancora: Versuch über den geglückten Tag (1991); Eine ...
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Musicista russo (Soncovka, Ekaterinoslav, 1891 - Mosca 1953). Figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, P. affiancò alla carriera internazionale di pianista quella di compositore, con [...] ravvisabili tra composizioni diverse, talvolta anche tra lavori contemporanei o quasi, rendendo arduo parlare di una evoluzione, continua almeno, nel suo linguaggio musicale. Sue corde principali furono: quella dell'arcano mondo «barbarico» che ...
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Etologo austriaco (Vienna 1903 - Altenberg, Austria, 1989). Direttore dal 1950 dell'Istituto di fisiologia del comportamento del Max-Planck-Institut di Seewiesen (Baviera), studiò il comportamento degli [...] modo avvincente le sue prime esperienze con gli animali; So kam der Mensche auf dem Hund (1950; trad. it. 1977), sull'evoluzione del rapporto tra l'uomo e il cane; Das sogenannte Böse (1963; trad. it. 1969), le cui tesi sull'esistenza di meccanismi ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...