Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] stabile dell’universo che ne spiega la varietà e diversità. Al fondamentale uso della nozione di c. fatto dall’evoluzionismodarwiniano si riallaccia J. Monod, che vede la fonte ultima del progetto riproduttivo nel messaggio genetico i cui casuali ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] le fasi storiche del divenire dell'umanità (per questa via Marx e F. Engels fecero propri i risultati dell'evoluzionismodarwiniano); la conoscenza è pertanto il riflesso, a livello cosciente, delle trasformazioni che l'operare umano introduce nell ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] scozzese, aveva assegnato alla scienza e che era anche alla base della visione morale dello sviluppo economico. L'evoluzionismodarwiniano, infatti, era una scienza senza assoluti, non riconducibile a una visione religiosa e teleologica del mondo ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...