A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] comparativa delle varie c. e determinarne le principali fasi di sviluppo, in qualche misura comuni a tutte. Soprattutto il neo-evoluzionismo ha tentato (con V. G. Childe, L. A. White, J. Steward e altri) d'individuare i grandi mutamenti tecnologici ...
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PLANCK, Karl Christian
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Stoccarda il 17 gennaio 1819, morto a Maulbronn il 7 giugno 1879. Dal 1848 al 1854 fu libero docente di filosofia all'università di Tubinga: [...] ). Epigono dell'idealismo germanico in età ormai positivistica, e tutto intento a difendere e a giustificare accanto all'evoluzionismo una filosofia della natura più schellinghiana che hegeliana, il P. apparve ai suoi tempi un superato. Più immediato ...
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Teismo e ateismo
Eugenio Lecaldano
Il confronto tra teismi e ateismo: contesto storico-sociale
Agli inizi del 21° sec. il confronto tra le impostazioni teistiche e quelle atee, che si era sviluppato [...] di confronto tra teisti e atei si è avuto sul tema specifico della possibilità o meno di conciliare l’impostazione evoluzionista con credenze religiose. Si tratta di un problema che probabilmente va affidato alla sfera individuale e di coscienza, in ...
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L'agricoltura nella storia. La produzione agricola e i modelli interpretativi
Francesca Giusti
Al termine del periodo glaciale, tra 10.000 e 4000 anni fa, in molte aree del mondo si attuarono le prime [...] una migliore condizione iniziale e percepito nei termini di una dura fatica; fu soltanto nel XIX secolo, con l'evoluzionismo sociale e con la concezione di una storia articolata per stadi ascendenti, che esso venne considerato un salto decisivo ...
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ZORLI, Alberto
Massimo Paradiso
ZORLI, Alberto. – Nacque a Bagnacavallo il 4 ottobre 1854 da Bernardino e da Camilla Melandri Contessi. Appartenente a famiglia di antica nobiltà, ebbe titolo di conte. [...] scienza economica positivisticamente ancorata ai fatti, in cui l’adesione al liberismo si giustificava nell’interpretazione evoluzionista della lotta dell’uomo per il soddisfacimento dei bisogni, pur sostenendo il progressivo superamento dell’egoismo ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] 1919 glielo aveva proposto come tema di studio.
È qui osteggiato un pensiero ispirato agli schemi dell'evoluzionismo deterministico e del positivismo scientifico; in particolare e avversato il meccanicismo naturalistico biologicoevolutivo (Spencer e ...
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comparativo, metodo
Metodo scientifico basato sul confronto tra fenomeni analoghi appartenenti a zone spazialmente o temporalmente distinte tra loro, allo scopo sia di interpretare i fenomeni stessi [...] Droysen. Critico nei confronti dell’uso del metodo c. in etnologia fu anche F. Boas che alle eccessive generalizzazioni degli evoluzionisti oppose lo studio specifico di singole culture e dei loro processi di sviluppo. Nel sec. 20°, il metodo c. non ...
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POLITEISMO (dal gr. πολύς "molto" e ϑεός "dio")
Raffaele PETTAZZONI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
È quella forma di religione che è caratterizzata dalla credenza e adorazione di più divinità, in [...] della religiosità. Tutte, infatti, le forme religiose più elementari, non soltanto, come vorrebbe la teoria classica dell'evoluzionismo (v. religione: Storia delle religioni), lo spirito (animismo) e il demone (polidemonismo), ma anche il totem ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] , di mutuare, di assimilare, e le grandi conquiste storiche sono state compiute in diverse parti del mondo. Gli evoluzionisti ritenevano erroneamente che vi fosse un criterio univoco del progresso. Tutte le teorie del progresso danno per scontato che ...
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CELESIA, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 3 apr. 1872, pronipote di Candida Lena Perpenti, nata nel 1764, naturalista e botanica, autrice di studi originali e promotrice della vaccinazione [...] il simbolismo dei fatti naturali (II, p. 6); il nesso tra il cosmo ordinato e un ordinatore (I, p. 20); l'evoluzionismo spiritualistico (V, p. 575).
Al vitalismo del contemporaneo H. Driesch il C. obbiettava che non basta parlare d'una irriducibilità ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.