permalismo
s. m. (iron.) Atteggiamento di chi ama esibire il proprio anticonformismo, non rispettando le convenzioni dominanti.
• un puntiglio maniacale pur di evitare di affrontare quella rozza eppure [...] . Del resto se credi in Dio non puoi non pensare al bene». Lei dove si colloca tra evoluzionismo e disegno divino? «Non condanno affatto l’evoluzionismo. Ma perché non pensare che quando Dio ha infuso lo spirito nell’uomo lo abbia lasciato crescere ...
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Genetista, morto a Davis (California) il 18 dicembre 1975. È stato socio straniero dell'Accademia dei Lincei dal 1963. Nel 1962 passò al Rockefeller Institute (poi Rockefeller University) di New York. [...] punto di vista genetico e naturalistico. S'interessò poi di problemi generali, filosofici, nonché dell'applicazione dell'evoluzionismo alla società umana.
Fra le pubblicazioni più significative su questi argomenti: Mankind evolving, 1962 (trad. it ...
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Neurologo e psichiatra (Providence Green, Yorkshire, 1835 - Londra 1911). Attraverso una sistematica osservazione clinica pervenne a una interpretazione patogenetica dei disturbi neurologici e dell'alienazione [...] , sotto la guida di Ch. Brown-Séquard. Collega di J. Hutchison, influenzato dall'associazionismo di Bain e dall'evoluzionismo di Spencer, con una sistematica osservazione clinica studiò e classificò le varie forme di emiplegia, epilessia e afasia, al ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] s. a.; id., Cuvier et Lamarck. Les classes zoologiques et l'idée de série animale, ivi 1926; le numerose storie dell'evoluzionismo, fra cui: E. Perrier, La philosophie zoologique avant Darwin, ivi 1896; H. F. Osborn, Dai Greci a Darwin, Torino 1901 ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] la moderna psichiatria si avvale per l'interpretazione e il trattamento dei disturbi del c., è la prospettiva evoluzionistica. L'evoluzionismo si pone come una teoria generale del c. in grado di spiegare eziologia, patogenesi, diagnosi e terapia dei ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] che caratterizzavano i cosiddetti "popoli primitivi". La base teorica dell'indirizzo di questa scuola antropologica è l'evoluzionismo, secondo cui l'intero genere umano percorrerebbe una linea unica di progresso: i popoli primitivi rappresenterebbero ...
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Etnologo (Glasgow 1854 - Cambridge 1941). Delle sue numerose e vaste opere soprattutto di etnologia religiosa, vanno ricordati i volumi riuniti sotto il titolo The golden bough; a study in magic and religion [...] della Grecia di Pausania. Il metodo di F. si fonda essenzialmente su una comparazione su larga scala. Egli muove dall'evoluzionismo e considera i fenomeni religiosi per i quali si trovino analogie in civiltà primitive come sopravvivenze di un'antica ...
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Tribù
Ugo Fabietti
Introduzione
Nonostante abbia costituito per molto tempo uno dei termini più qualificanti il lessico dell'etnologia, dell'antropologia sociale e dell'antropologia culturale, quello [...] collocare l'organizzazione 'tribale' di una società all'interno di un teoria esplicativa forte, in questo caso quella evoluzionista. Come tale, il tentativo di Morgan inaugurava anche la prospettiva in base alla quale l'antropologia avrebbe per lungo ...
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Evoluzione biologica: quadro generale
Saverio Forestiero
Definibile come l'insieme dei cambiamenti che si realizzano lungo le linee di discendenza degli esseri viventi, l'evoluzione biologica presenta [...] . Contrapposto al fissismo ancora vivo nel Settecento (le specie sono immutabili e costanti fin dalla loro creazione), l'evoluzionismo concepisce la modificabilità delle specie e la comparsa di specie nuove.
La teoria darwiniana dell'evoluzione e i ...
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Etnologo tedesco (Brema 1826 - Trinidad 1905), considerato tra i fondatori dell'antropologia culturale.
In qualità di medico di bordo toccò (1851-1859) varie regioni dell'Africa, Asia, America; nel 1861-66 [...] con la teoria dell'evoluzione la concezione del progresso dell'umanità, in polemica con le generalizzazioni dell'evoluzionismo B. considera il progresso non uno sviluppo necessario attraverso stadi sempre più evoluti, bensì il frutto della ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.