Geologo e pensatore scozzese (Little Whitefield 1821 - Perth 1890); conservatore (dal 1859) del museo Anderson di Glasgow, ebbe numerosi incarichi (dal 1867 al 1880) dal Geological Survey of Scotland. [...] nelle diverse ere geologiche, avanzando l'ipotesi, ancora oggi accettata da molti studiosi come una delle più probabili, che tali fenomeni fossero dovuti a cause astronomiche. Come filosofo, cercò di dare all'evoluzionismo una base teistica. ...
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ISSEL, Arturo
Nicoletta Morello
Nacque l'11 apr. 1842, da Raffaele ed Elisa Sonsino, a Genova, ove seguì e concluse gli studi secondari; frequentò quindi la facoltà di scienze di Pisa, allievo di G. [...] sull'autenticità dei fossili riferiti a una umanità antidiluviana, anche per le implicazioni sul creazionismo e l'evoluzionismo. Nel dibattito intervennero, su posizioni opposte, geologi e paleontologi della seconda metà del secolo. L'I., favorevole ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] senza cercare vacue giustificazioni di carattere filosofico o trascendente. A queste convinzioni, nelle quali si mescolavano positivismo, evoluzionismo e una fiducia incrollabile nell'idea di progresso, il G. sarebbe rimasto fedele per tutta la vita ...
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GEMMELLARO, Gaetano Giorgio
Pietro Corsi
Nacque il 25 febbr. 1832 a Catania da Carlo e da Caterina Malerba.
Dopo gli studi di medicina, compiuti per seguire la volontà del padre, il G. si recò nel 1854 [...] elenchi di fossili e ad accuratissime citazioni della letteratura paleontologica del tempo. Anche circa la sua adesione all'evoluzionismo, testimoniata dall'allievo G. Di Stefano, non si trova conferma nelle opere a stampa.
Fece parte, insieme con ...
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geologia
Fabio Catino
La scienza che studia la Terra
Ripercorrere a ritroso le tappe della geologia conduce in ultimo a considerare le radici del rapporto dell'uomo con l'ambiente in cui vive. Un percorso [...] dell'uniformismo, grazie alle molteplici prove a sostegno della lunga età della Terra e alle teorie dell'evoluzionismo biologico; l'uniformismo peraltro presentava anche il vantaggio di non escludere la categoria degli eventi catastrofici tra ...
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BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] ambientali, avvenute sulla Terra dal terziario al quaternario. Per tale ragione la sua opera si orientò verso l'evoluzionismo di tipo lamarckiano. Sono tuttora significative le notazioni del B. sulla plasticità e sulla fissità della specie, sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La geologia e la conoscenza della Terra
Ezio Vaccari
La geologia italiana e il contesto europeo dopo l’Unità
Negli anni Sessanta dell’Ottocento, la presenza degli studi italiani di scienze della Terra, [...] discussioni si evidenzia nettamente non solo nella vicenda della ricezione delle teorie di Lyell, ma anche dello stesso evoluzionismo darwiniano, sostenuto da geologi autorevoli come Giovanni Omboni (1829-1910) a Padova e Arturo Issel (1842-1922) a ...
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DE STEFANI, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 9 maggio 1851, da Luigi e da Caterina Rigon.
Poco dopo la sua nascita, il padre, avvocato e patriota già militante nelle truppe di Pier Fortunato Calvi [...] ], pp. 11-253).
Nelle opere geologiche e malacologiche il D., condividendo le teorie uniformitarie di Ch. Lyell e dell'evoluzionismo di Darwin, sosteneva che fu la geologia fondata dal Lyell a sviluppare per prima i moderni concetti di successione ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.