Figlio (Villa Viçosa, Évora, 1604 - Lisbona 1656) di Teodoro duca di Braganza, è il fondatore della dinastia di Braganza; fu (1640) proclamato re dagli insorti contro il dominio spagnolo, e tale scelta [...] fu (1641) ratificata dalle Cortes. Si trovò così impegnato nella lunga guerra d'indipendenza con la Spagna, protrattasi sotto il suo successore, e riuscì a riavere la maggior parte degli antichi possedimenti ...
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Scrittore portoghese (Braganza 1500 - Évora 1572); accompagnò a Parigi, in qualità di segretario, l'ambasciatore portoghese don Francisco de Noronha. Scrisse un romanzo cavalleresco, Palmeirim de Inglaterra [...] (pubbl. in traduzione castigliana da L. Hurtado nel 1547 e nell'originale portoghese nel 1564; ma forse una precedente ed. portoghese, perduta, risale al 1544), in due parti, materia già trattata nei romanzi ...
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Fondatore (Montemor-o-Novo, Évora, 1495 - Granata 1550) degli ospedalieri (o Fatebenefratelli). Dopo varie occupazioni come pastore, soldato in Austria contro i Turchi, venditore di libri a Gibilterra, [...] si diede (1537) a vita ascetica (influenza decisiva ebbe su di lui Giovanni d'Ávila). Spogliatosi di tutto, a espiazione dei suoi peccati, venne considerato (o, secondo altri, si finse) pazzo, e dovette ...
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Navigatore e soldato portoghese (n. Évora 1516 - m. in Abissinia 1542), quartogenito di Vasco. Partito per l'India (1532) col fratello Estêvão (v.), combatté con lui in Malacca; nel 1541 partecipò alla [...] crociera nel Mar Rosso. Sbarcato a Massaua per soccorrere il negus abissino contro l'invasione musulmana, attraversò l'altopiano eritreo e penetrò nell'Agamè e nel Tigrè, ma, preso prigioniero, fu fatto ...
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Letterato, musicista e architetto portoghese (Évora 1470 - ivi 1536), compilatore di un Cancioneiro geral che porta il suo nome, pubblicato a Lisbona nel 1516. In esso sono raccolte poesie di 286 autori [...] portoghesi, dei quali 26 soltanto figurano con versi in castigliano. La maggior parte delle poesie del Cancioneiro rientrano nell'imitazione della scuola allegorico-dantesca spagnola, sebbene non vi manchino ...
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Gesuita portoghese (Ribeira Brava, Madera, 1526 - Évora 1583), rettore di collegi, noto soprattutto per una grammatica latina (De institutione grammatica libri tres, 1572) che ebbe più di quattrocento [...] edizioni e numerose versioni: la Ratio studiorum la prescrisse come testo di scuola ...
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Alcaçovas Centro del Portogallo (distr. di Évora). Di antica origine, fu nei sec. 14° e 15° residenza dei sovrani portoghesi. Nel 1479 Alfonso V vi firmò il trattato che poneva fine alla guerra di successione [...] alla corona di Castiglia, combattuta contro Isabella la Cattolica, e che sanciva la rinuncia del re portoghese ...
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Drammaturgo portoghese (n. forse Lisbona 1465 circa - m. forse Évora 1540). Fu poeta intenso di spiritualità religiosa e dotato di grande forza realistica, sovente idealista e intimo, più spesso aspro [...] e vigoroso, talora ricco di comicità e di spirito grottesco. Tra le sue opere, in cui utilizzò sia il castigliano sia il portoghese: la trilogia delle Barcas (1517-19), di tema religioso; la commedia Inês ...
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Pittore di origine fiamminga (frate dal 1517 in un convento presso Évora; m. prima del 1560). Fu uno dei più importanti rappresentanti dell'antica scuola portoghese, che continuò, sino al sec. 16º inoltrato, [...] le tendenze di G. David e dei Metsys. Opere sue nei musei di Lisbona e di Oporto ...
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Gesuita portoghese missionario in India, nato a Montemornovo (Evora) nel 1598. Nel 1624 andò in India, dove insegnò filosofia e teologia, governò i collegi di Coulam e di Cochin, fu provinciale e visitatore [...] della missione del Malabar, indi della provincia di Goa, dove morì il 26 ottobre 1663. Nel periodo dal 1644 al 1653 era tornato a Roma per riferire intorno alla missione. Fu eletto vescovo di Cochin e ...
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