Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi testi in volgare prendono forma – sul finire del XII secolo – come “contrasti” [...] , la Ecerinis (1314), archetipo d’un nuovo teatro tragico europeo.
Tramata intorno alla figura tirannica di EzzelinodaRomano – un ghibellino scomunicato – la Ezzelineide ne riprende la fama di ferocia, ingigantita anche dalle leggende popolari ...
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Armi
Hannelore Zug Tucci
L'Italia sveva e postsveva si distinse per un elevato tasso di belligeranza e, di conseguenza, per una pratica pressoché continuativa dell'uso delle armi. Non essendo cambiati [...] degli interventi più originali di Federico in campo militare. Arma anche psicologica non trascurabile, a loro si affidò pure EzzelinodaRomano, ed è tuttora discusso quale sia stato il loro effettivo contributo alla vittoria di Cortenuova.
Fu l'uso ...
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Trentino-Alto Adige
Regione a statuto speciale dell’Italia nordorientale, che comprende le due province autonome di Trento (Trentino) e Bolzano (Alto Adige). Lo statuto speciale fu approvato con l. 5/26 [...] fino al 1971, era indicata dallo statuto della regione T.-A.A.). Dominio romano dal 1° sec. d.C., l’Alto Adige appartenne successivamente a Odoacre Dal 1239 al 1255 il Paese fu occupato daEzzelinodaRomano che, fatta alleanza con Alberto del Tirolo, ...
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Parma
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
Città dell'Emilia, situata in un'importante posizione strategica, che consentiva i collegamenti tra la Lunigiana, via obbligata per Pisa e il meridione, [...] e la signoria di EzzelinodaRomano, P. aveva costituito uno dei punti di forza nella politica padana dell'imperatore Federico in qualche modo ebbero a che fare con la città - Asdente, lo calzolaio da Parma (Cv IV XVI 6, If XX 118-120), Adriano V (Pg ...
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Uberti, Lapo degli
Arnaldo D'addario
Figlio di Farinata, fiero ghibellino come il padre e gli altri membri della casata, ne seguì la sorte dopo la sconfitta della sua Parte politica. Per le fortune [...] altro intrattenendo strette relazioni con EzzelinodaRomano detto " il monaco " e con Ezzelino III suo figlio, anche , insieme con il conte Guido Novello e i dinasti di Santa Fiora, da messi del re Pietro d'Aragona giunti in Pisa in cerca di alleati ...
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Giurista, notaio e cronista (n. Vicenza sec. 12º - m. dopo 1237), di nobile e ricca famiglia vicentina. Implicato nelle turbinose vicende comunali della prima metà del sec. 13º, favorì i ghibellini e i [...] ; nonostante ciò nel 1236, durante la presa di Vicenza per opera di EzzelinodaRomano, subì dalle truppe maltrattamenti fisici e il saccheggio dei beni, finendo in miseria. Per ottenere riparazione, scrisse la Chronica dominorum Ecelini et Alberici ...
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Cronista (n. 1200 - m. 1276), figlio di notaio. Dopo aver studiato a Bologna, alla scuola del fiorentino Boncompagno, fu maestro di grammatica e retorica nello studio di Padova e notaio del comune. Scrisse [...] 12º e il 1262, dove, con amore per la libertà comunale e fede nella giustizia divina, ma con qualche gonfiezza retorica, si narrano le vicende del comune di Padova, in particolare nel duro periodo delle lotte contro la signoria di EzzelinodaRomano. ...
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Famiglia comitale; ebbe dal sec. 10º il comitato di Verona e mantenne anche dopo il sorgere del comune (1135) il titolo di conti di Verona. Iniziò la sua ascesa con Milone; si divise in due rami, residenti [...] l'uno a Sambonifacio, l'altro a Ronco. I S. ebbero gran parte nella vicenda del comune, in lotta coi Crescenzî e i Monticoli, finché da questi ultimi, alleati a EzzelinodaRomano, non furono espulsi nel 1225. Vi rientrarono nel sec. 15º. ...
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Signore di Milano (m. 1263). Nipote di Pagano, fu proclamato signore dal popolo (1259), essendo già (dal 1247) anziano della credenza di S. Ambrogio. Contro di lui i nobili fuorusciti sollecitarono l'aiuto [...] di EzzelinodaRomano e dei ghibellini dell'Italia settentrionale. Ma la sconfitta e la morte di Ezzelino (27 sett. 1259) consolidarono la sua posizione. ...
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Figlio (m. Gisalecchio, Pontremoli, 1269) di un Pelavicino (m. 1217) nipote di Oberto I, di una famiglia che aveva feudi nel Piacentino, Parmigiano e Cremonese; fu un capo del partito ghibellino in Lombardia [...] nelle lotte fra le città e i partiti, e fu podestà e poi signore di Pavia (1253), Cremona e Piacenza. Alleato d'EzzelinodaRomano contro i guelfi, ruppe con lui (1258) dopo l'acquisto in comune di Brescia, e unitosi a re Manfredi contribuì al crollo ...
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