Famiglia comitale; ebbe dal sec. 10º il comitato di Verona e mantenne anche dopo il sorgere del comune (1135) il titolo di conti di Verona. Iniziò la sua ascesa con Milone; si divise in due rami, residenti [...] l'uno a Sambonifacio, l'altro a Ronco. I S. ebbero gran parte nella vicenda del comune, in lotta coi Crescenzî e i Monticoli, finché da questi ultimi, alleati a EzzelinodaRomano, non furono espulsi nel 1225. Vi rientrarono nel sec. 15º. ...
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Signore di Milano (m. 1263). Nipote di Pagano, fu proclamato signore dal popolo (1259), essendo già (dal 1247) anziano della credenza di S. Ambrogio. Contro di lui i nobili fuorusciti sollecitarono l'aiuto [...] di EzzelinodaRomano e dei ghibellini dell'Italia settentrionale. Ma la sconfitta e la morte di Ezzelino (27 sett. 1259) consolidarono la sua posizione. ...
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Figlio (m. Gisalecchio, Pontremoli, 1269) di un Pelavicino (m. 1217) nipote di Oberto I, di una famiglia che aveva feudi nel Piacentino, Parmigiano e Cremonese; fu un capo del partito ghibellino in Lombardia [...] suo potere, riuscendo comunque a inserirsi nelle lotte fra le città e i partiti, e fu podestà e poi signore di Pavia (1253), Cremona e Piacenza. Alleato d'EzzelinodaRomano contro i guelfi, ruppe con lui (1258) dopo l'acquisto in comune di Brescia ...
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Figlio (1180-1251) di Bertoldo IV conte di Andechs, vescovo di Kalocsa in Ungheria (1205), fu eletto patriarca d'Aquileia nel 1218; lottò contro i signori feudali friulani, sorretti dal comune di Treviso; [...] di San Germano (1230). Con la sua adesione al concilio di Lione (1245) e alla lotta che ne conseguì contro EzzelinodaRomano e il conte di Gorizia, B. riuscì a portare alla massima potenza il patriarcato estendendone il dominio anche sull'Istria. ...
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Nobile modenese (m. 1240); dedicatosi alla carriera di podestà, ricoprì tale carica a Reggio (1202), a Pistoia (1222), a Bologna (1226); fu quindi podestà per i fuorusciti veronesi (1230), e ancora a Siena [...] (1232), a Pavia (1234) e infine a Mantova (1240), dove morì combattendo contro EzzelinodaRomano. ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] sui cronisti della Marca Trevigiana nell'età di EzzelinodaRomano (1963), di G. Arnaldi che, dopo aver e l'imponente raccolta di P. Nora (finora 7 volumi) di Les lieux de mémoire, i. La République, ivi 1984, ii. La Nation, ivi 1986 (3 voll.), iii. ...
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PELAVICINO (o Pallavicino), Oberto, marchese
Luigi Simeoni
Figlio di Guglielmo detto Pelavicino (morto nel 1217), fu un grande capo del partito ghibellino in Lombardia e in Emilia verso la metà del [...] sotto la bandiera dell'impero, giovandosi delle lotte fra le città e i partiti, divenendo podestà e poi signore di Pavia (1253), Cremona e Piacenza e stringendosi con EzzelinodaRomano per resistere ai guelfi. Ma l'acquisto in comune di Brescia nel ...
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MALATESTA, Adeodato
Mario Martinozzi
Pittore e scultore, nato a Modena il 16 maggio 1806, morto il 24 dicembre 1891. Entrò nell'Accademia Atesina di belle arti nel 1819, e ne uscì nel 1826. Nello stesso [...] , che vi lavorò una quindicina d'anni, considerata come la maggiore tra le proprie, fu EzzelinodaRomano fatto prigione, oggi al Museo civico di Modena, che fra i tanti quadri storici allora dipinti merita ancora un posto d'onore. Il gusto odierno ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] città; così nella prima metà del Duecento Azzo VII da Este e Salinguerra Torelli si fanno alternativamente signori di Ferrara, EzzelinodaRomano di Verona (1236), Ghiberto de Gente di Parma (1254), i Polentani di Ravenna tra lo scorcio del sec. XIII ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] , i santi; e lo scherzo, che doveva allettare spiriti diversissimi, ebbe trasparenti inizî di ascesi, un'ilarità mistica e guerriera. Le sue incarnazioni in Pilato, Nerone, Maometto, le sue discendenze carnali in Merlino o in EzzelinodaRomano ...
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