Complesso di dottrine a sfondo mistico diffuse nel 17° sec., incentrate sull’affermazione della necessità della preghiera di quiete, di un atteggiamento cioè di totale e puro abbandono contemplativo in [...] , l’abbandono cioè di ogni immagine sensibile o intelligibile. Massimo esponente del q. fu M. de Molinos che coinvolse in Italia P.M. Petrucci e altri; in Francia i casi più celebri sono quelli di F. La Combe, di Madame J.-M. Guyon, di Fénelon. ...
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ŠČERBATOV, Michail Michajlovič, principe
Fritz Epstein
Storico e pubbficista, nato a Mosca il 2 agosto 1733, morto a Michajlovskoe (governatorato di Jaroslav) il 23 dicembre 1790. Lo Šč., che aveva [...] più notevoli del sec. XVIII. Conoscitore profondo della cultura occidentale contemporanea (tradusse gli scritti del Pope, del Fénelon, del Montesquieu, del Beccaria, del Voltaire) difese i diritti della nobiltà di sangue, spiegando la necessità dei ...
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Scrittore e grammatico, nato a Parigi nel gennaio del 1643 e ivi morto il 4 gennaio 1723. Si convertì, come il fratello, al cattolicismo e, per l'influenza di Bossuet, ricevette gli ordini sacri. Fu ambasciatore [...] parecchie moderne, lettore del re, sollecitò anche l'ufficio di precettore del duca di Borgogna, ma gli fu preferito il Fénelon. Dedicò gli ultimi anni della vita all'educazione dei giovani della nobiltà, raccolti nel collegio fondato dal fratello, e ...
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Pittore (Gand 1862 - Saint-Clair, Var, 1926). Studiò a Gand e Bruxelles, fu poi in Spagna (1882) e in Marocco (1883). Durante un primo soggiorno a Parigi, fu fortemente impressionato dalla pittura di Seurat [...] a Parigi nel 1898, frequentò l'ambiente simbolista: di notevole interesse documentario è il suo quadro La lettura (1903, Museo di Gand) che ritrae, accanto al suo amico Verhaeren, i principali letterati del tempo (Giole, Fénélon, Maeterlinck, ecc.). ...
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LAMY (o Lami), François
Filosofo e teologo, nato al castello di Montireau (presso Nogen-le-Rotrou) nel 1636, morto a Saint-Denis l'11 aprile 1711. Dopo studî letterarî a Parigi e un'avventurosa vita [...] . Si ritirò quindi nell'abbazia di Saint-Denis, coltivando gli studî filosofici nella corrispondenza e la conversazione col Bossuet, col Fénelon e col Ramé dei quali fu amico, e con Nicole, Malebranche, Arnaud, ecc.
Tra gli scritti, sono da ricordare ...
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Storico e critico (Aix-en-Provence 1865 - Arthez-d'Asson 1933). Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò in Inghilterra, dove subì profondamente l'influsso di Newman (Newman, 1906), orientandosi fin dai [...] di religione: qui B. individua due filoni, quello mistico e teocentrico di Francesco di Sales, di P. de Bérulle, di F. Fénelon, e l'altro antropocentrico, dei porto-realisti (Pascal è con loro solo sul piano intellettuale) e dei gesuiti, nella cui ...
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Nato a Lisbona nel 1722, entrò nella Congregazione dell'Oratorio, dedicandosi principalmente alle scienze naturali e alla filosofia. Esiliato dalla capitale, e poi dal Portogallo, per l'inimicizia che [...] altre cose secondarie, l'opera intitolata O Feliz Independente do Mundo e da Fortuna (1779), a imitazione del Télémaque di Fénelon, con scopo educativo e ricreativo, e un infelice poema in sei canti in ottave, Lisboa destruida (1803), che fu posto ...
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Studioso di storia e letteratura religiosa (Bordeaux 1913 - ivi 1991). Direttore di studi in scienze religiose (V sezione) presso l'École Pratique des Hautes Études di Parigi (1952-78), fu uno dei maggiori [...] (1961);La spiritualité de saint-Cyran: avec ses écrits de piété inédits (1962); Le Cardinal de Bérulle: évolution d'une spiritualité (1965); Saint Jean de la Croix et les mystiques rhéno-flamands (1966); Correspondance du Fénelon (6 voll., 1972-87). ...
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Scrittore politico e storico francese, nato a Saint-Saire in Normandia l'11 ottobre 1658, morto a Parigi il 23 gennaio 1722. Datosi dapprima alla vita militare, l'abbandonò in seguito per attendere ai [...] nel pensiero politico di B. Scrivendo nel momento di crisi del regime assolutistico di Luigi XIV, B. rappresentò, con Fénelon e Saint-Simon, la prima e decisa reazione (a prescindere dalle polemiche dei calvinisti) contro l'assolutismo monarchico in ...
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Antonio Pignatelli (Spinazzola 1615 - Roma 1700), membro della principesca famiglia napoletana, nunzio a Vienna (1668), cardinale (1681), poi arcivescovo di Napoli (1687), successe dopo lunghissimo conclave [...] con la Francia di Luigi XIV (nel 1693 fu ritirato l'ordine reale d'insegnare nelle scuole i quattro articoli delle libertà gallicane). Nel 1699, anche a causa dell'insistenza del sovrano francese, condannò la dottrina quietista di F. Fénelon. ...
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mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...