ALAMANNI NASI, Vincenzo Antonio
Francesca Ruggi D'Aragona
Nacque a Firenze da Antonfrancesco e da Maria Maddalena Borgherini il 7 apr. 1679. Addottoratosi al Collegio romano in filosofia e teologia [...] 1708-09 in Francia e in Fiandra. L'amicizia continuò mediante lo scambio di lunghe lettere (maggio 1709-febbraio 1712) utili a Fènelon per far conoscere a Clemente XI e ai cardinali A. Fabroni e G.B. Gabrielli, e al segretario di stato F. Paolucci ...
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FABRONI, Carlo Agostino
Pietro Messina
Nacque a Pistoia il 28 ag. 1651 da Nicola e Lucilla Sozzifanti, due membri della piccola nobiltà cittadina.
Studiò presso gli oratoriani della sua città e, nel [...] S. Offizio, lo sottopose infine alla firma del papa (3 apr. 1705).
Un'altra grande battaglia del F. fu quella in favore di Fénelon e del suo libro Explication des maximes des saints (Paris 1697). Era sorta infatti un'accesa disputa tra l'autore e il ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] un sincero ammiratore, ma piuttosto per corrispondere ancora una volta ai desideridel papa che non intendeva umiliare la fedeltà del Fénelon al Papato, ai gesuiti e a quanti in Francia difendevano le ragioni di Roma né al contrario premiare, con una ...
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DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] e cinque contrari; tra le censure, quella del D., che si limitò a qualificare come erronee le trentasette proposizioni dell'opera di Fénelon (tale censura si trova nel ms. della Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat. 7393, ff. 103r-166r, ed è edita in ...
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BRUNI, Bruno
Giuseppe Pignatelli
Nato a Cuneo il 12febbr. 1714 da nobile famiglia, entrò il 30 ott. 1729 nella Congregazione degli scolopi. Compiuti gli studi fu adibito all'insegnamento: fu prima professore [...] riaffermare e rivalutare il principio di autorità fondato sulla religione cattolica. Fonti delle teorie del B. sono Fénelon, Bossuet, Muratori, ma soprattutto Gerdil. Praticamente un seguito a quest'opera, nella subordinazione di ogni azione umana ...
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CUSANI, Agostino
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia dei marchesi di Somma, nacque a Milano il 20 ott. 1655 da Ottavio e Margherita Biglia. Compì gli studi nel Collegio Romano; laureatosi in [...] 1933, ad Indicem; H. Kramer, Habsburg und Rom in den Jahren 1708-1709, Innsbruck 1936, pp. 46-51 e 106-111; J. Orcibal, Fénelon et la court romaine(1700-1715), in Mélanges d'archéologie et d'histoire, LVII (1940), p. 296 e n. 3; R. Ritzler-P. Sefrin ...
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POLCASTRO, Girolamo
Valentina Dal Cin
POLCASTRO, Girolamo. – Nacque a Padova il 30 aprile 1763 dal conte Sertorio, esponente di una famiglia aggregata al nobile Consiglio cittadino nel 1406 e confermata [...] greca ed ebraica e letterato di grande fama, su consiglio del quale iniziò la traduzione del Telemaco di François Fénélon (Padova, 1793-94, 1796, 1799). A partire dal 1786 aveva iniziato anche la redazione del Compendio istorico degli avvenimenti ...
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FAÙLI, Francesco (in religione, Anselmo di S. Luigi Gonzaga)
Carlo Fantappiè
Nacque a Santa Lucia nel suburbio di Prato il 17 sett. 1817, ottavo dei nove figli di Michele, mugnaio, e di Annunziata Settesoldi. [...] anno a Palermo e venne tradotta in diverse lingue.
Con il Saggio filosofico sul governo civile secondo i principj di monsignor Fénelon arcivescovo di Cambrai (Firenze 1859), in anni in cui si era "molto discorso - egli scriveva - intorno ai civili ...
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CASIMIRO da Marsala
Stanislao da Campagnola
Nacque a Marsala nella famiglia Casani nell'anno 1676 ed entrò nell'Ordine dei cappuccini, probabilmente a Erice (Trapani), verso il 1695. Completati gli [...] rendere incubi uomini o donne renitenti. Con la sua opera, impugnando al tempo stesso gli errori di M. de Molinos e di Fénelon, C. intese rendersi utile non solo ai confessori, ma anche ai penitenti. Di fatto, l'uso del latino, lastessa metodologia ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] mirante a formare un uomo alla società e al Vangelo, pur apparentemente semplice, poggiava su una solida conoscenza di autori come F. Fénelon, J.B. Bossuet, J.J. Duguet, e su una fitta rete di relazioni, di ausilio e confronto, con dotti del Ducato o ...
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mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...