ALBERGOTTI, Francesco Zanobi Filippo
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 25 maggio 1654. Nipote per parte di madre di Bàrdo de' Bardi, conte di Magalotti, il quale, andato in Francia al seguito [...] ), il Quincy (II, pp. 173-177, 206-207), che militò sotto di lui in Italia, il Vilars (II, p. 217) ed il Fénelon stesso (Correspondance, I, p. 504) non solo accusano l'A. di duplicità e slealtà ricordando il suo comportamento verso il Luxembourg e i ...
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MANCINI, Filippo Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 maggio 1641 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Nel maggio 1653 si trasferì in Francia, insieme con la madre [...] giansenismo. Coerentemente con la sua personale ricerca di una vita spiritualmente raffinata, egli si schierò nettamente a favore di Fénelon e del quietismo, polemizzando, prevalentemente in versi, con J.-B. Bossuet e con J.-B. La Rance.
Nell'ultimo ...
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COLPANI, Giuseppe
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Brescia nel 1739. Non si conoscono dati precisi relativi alla sua prima formazione anche se, probabilmente, compì gli studi nella città natale [...] di una migliore istruzione femminile entrando nel dibattito che si era aperto con la traduzione italiana del trattato del Fénelon del 1748 e che aveva visto gli interventi di numerosi intellettuali, fra cui Gozzi, Baretti, Verri, Trioli.
La figura ...
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BENCIVENNI PELLI, Giuseppe
Roberto Zapperi
Nacque a Firenze nel 1729 e studiò legge a Pisa. Entrò nell'amministrazione granducale toscana al tempo della Reggenza e vi fece carriera: prima semplice addetto [...] , pubblicati anonimi, che riecheggiano, sul filo di una riflessione oziosamente moralistica, i Dialogues des morts del Fénelon: i protagonisti, evocati dalla storia e dalla cronaca e accostati con impavida disinvoltura (Luciano ed Erasmo, Alcibiade ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] il La Fontaine e il Boileau, la serie dei classici francesi in folio (dei quali il B. aveva stampato nel 1812 il Fénelon e nel 1813, quasi per intero, il Racine), intrapresa su invito di Gioacchino Murat.
La fama delle edizioni più sontuose, talvolta ...
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PIZZORUSSO, Arnaldo
Giovanna Angeli
PIZZORUSSO, Arnaldo. – Primogenito di Giuliano, avvocato, e di Eva Barsanti, nacque a Bagni di Lucca il 29 maggio 1923.
Dopo gli studi superiori al liceo classico [...] quale fu sempre considerato l’autorità per eccellenza. Si susseguirono così, a breve distanza gli uni dagli altri, La poetica di Fénelon (Milano 1959), La poetica del romanzo in Francia: 1660-1685 (Caltanissetta-Roma 1962), Il ventaglio e il compasso ...
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Nato a Bassano il 26 dic. 1774 da Antonio e Anna Lantana, dopo aver iniziato gli studi nel collegio dei nobili annesso al seminario di Treviso e averli completati nella città natale, si iscrisse alla facoltà [...] Buffon, e nel calore del tono si avvertono le influenze degli scrittori e predicatori francesi, Pascal e Bossuet, Fénelon e Massillon; le sue Oraziont quaresimali (Milano 1836) sono ricche degli echi dei suoi componimenti poetici, soprattutto delle ...
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PICO, Francesco Maria, duca della Mirandola
Bruno Andreolli
PICO, Francesco Maria, duca della Mirandola. – Terzo e ultimo duca della Mirandola, figlio di Francesco Pico e di Anna Camilla Borghese, nacque [...] Albinoni il Ciro (1710). A lui fu dedicata anche la traduzione italiana delle Aventures de Telemaque di Fénelon (Venezia 1705), dalla lettura del quale avrebbe potuto trarre utili insegnamenti. Brillante frequentatore dei salotti cittadini, favorì ...
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BARATTI, Antonio
Alfredo Petrucci
Nacque da Domenico a Belluno (non già a Firenze, come suppongono il Nagler, il Meyer, il Le Blanc, e altri) il 7 genn. 1724. Entrato subito nello Stabilimento calcografico [...] B., ed altre opere ed opericciuole varie. L'Alpago-Novello ritiene che anche le illustrazioni delle Avventure di Telemaco di Fénelon, edite dal Curti in Venezia, sebbene non firmate, siano state tutte disegnate dal Novelli ed incise dal Baratti. Per ...
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BORROMEO ARESE, Carlo
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Milano nel 1657 da Renato, decurione, e da Giulia Arese, che era figlia di Bartolomeo, presidente del Senato. Di famiglia nobilissima, che aveva annoverato [...] della successione e sulle varie prese di posizione internazionali, a suggerire, in polemica con Luigi XIV, la lettura di Fénelon, Les aventures de Télémaque, a consolare l'amico, di cui conosce i sentimenti filoaustriaci (lettera di Muratori al B ...
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mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...