Scultore (Firenze 1791 - ivi 1847), allievo e aiuto di L. Bartolini; ebbe molte commissioni ufficiali, tra cui notevoli le statue di Arnolfo e Brunelleschi (1830, palazzo Canonici) e di Leonardo (portico [...] degli Uffizi) a Firenze, e il monumento al granduca Pietro Leopoldo in S. Caterina a Pisa. ...
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Musicista italiano (Milano 1819 - Firenze 1897). Studiò al conservatorio di Milano. Esule a Parigi, frequentò Rossini. Dopo varie tournées all'estero come direttore di orchestra, si stabilì a Firenze, [...] dove insegnò storia della musica in quell'Istituto musicale. Fondò a Milano (1847) il periodico L'Italia musicale ...
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Architetto italiano (Arezzo 1863 - Firenze 1939); chiamato (1892) alla soprintendenza ai monumenti della Toscana, restaurò, tra l'altro, la chiesa di S. Francesco a Fiesole, il Palagio di Stia in Casentino, [...] la facciata della Collegiata di Empoli. Dal 1900 architetto dell'Opera del duomo di Firenze. ...
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Scultore italiano (Viterbo 1816 - Firenze 1892) di stile ora classicheggiante ora verista, dotato di grande perizia tecnica ma di scarso vigore plastico; ebbe molti incarichi, in patria e fuori, per gruppi [...] monumentali (Ratto di Polissena, 1866, Firenze, loggia dei Lanzi), monumenti commemorativi e funebri, ecc. ...
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Chimico (Tarcento 1864 - Firenze 1931), allievo di G. Ciamician; prof. di chimica farmaceutica all'univ. di Palermo (1897) e poi (1905) di Firenze. Socio naz. dei Lincei (1911). Compì importanti ricerche [...] nel campo dei nuclei eterociclici, dei derivati del benzene, dell'acido nitroidrossilamminico, ecc ...
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Oculista italiano (Montevettolini 1869 - Firenze 1942), direttore (dal 1929) della clinica oculistica di Firenze. I suoi contributi riguardano la xantomatosi del bulbo oculare, la cheratite filamentosa, [...] le cisti dell'iride, le congiuntiviti allergiche, ecc. Fondò (1907) il Bollettino di oculistica. Senatore dal 1939 ...
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Domenicano (Firenze 1461 - Roma 1519), della famiglia patrizia di Firenze, dove, attratto dal Savonarola, entrò (1495) nel convento di S. Marco, e pubblicò scritti di Padri greci; Leone X gli affidò (1518) [...] la direzione e il riordinamento della Biblioteca e dell'Archivio vaticani ...
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Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] agli studi letterari; dal 1472 al 1475 fu uno degli "ufficiali dello studio", incaricati dell'organizzazione delle università di Firenze e di Pisa. Dal novembre 1475 al giugno 1476 fu oratore della signoria presso il papa Sisto IV, che tentava ...
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Letterato (Firenze 1713 - Roma 1788); gesuita, prof. a Firenze e poi (1756-72) a Roma, dove fu anche direttore del Museo kircheriano: fu autore di due tragedie bibliche, editore e traduttore delle opere [...] di Virgilio e delle lettere di Cicerone. Tradusse anche le tragedie di Voltaire (1752) ...
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Tipografo (n. 1797 - m. Firenze 1873). Ebbe a Firenze dal 1837 una tipocalcografia dove furono stampate grandi opere illustrate. Nel 1846 vendette a G. La Farina lo stabilimento, che serbò il suo nome. [...] Ne uscì il giornale L'Alba, di cui F. fu poi editore e calcografo ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...