TRIPOLI (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Guido ALMAGIA
La più importante città e il principale porto della Libia, capoluogo della colonia, e sede del governatore generale. [...] la sua popolazione si rivoltò contro i governanti; nel 912 massacrò il presidio di Kutāmah insediatovi dai sovrani ‛obeiditi (fatimiti). Dal 1000 al 1146 Tripoli ebbe una propria dinastia berbera detta dei Banū Khazrūn (dei Berberi Zenātah), e godé ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] vincolo di soggezione al califfato ‛abbāside, la dinastia degli emiri Aghlabiti. Il secolo successivo vide sorgere la potenza dei Fāṭimiti, a cui i Berberi diedero appoggio, e che impiantatasi in Tunisia si estese anche ad altre regioni, senza ...
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RUGGERO II, re di Sicilia
Francesco Paolo Tocco
RUGGERO II, re di Sicilia. – Nacque il 22 dicembre 1095 a Mileto, cuore della Contea creata dal padre Ruggero I (Ruggero d’Altavilla) nel Sud della Calabria [...] biblioteca, ben dotata di codici greci di scienze naturali.
In Sicilia e in Calabria, prendendo esempio dal califfato fatimita d’Egitto, Ruggero introdusse un ufficio centrale per sovrintendere ai possessi della Corona e all’esazione dei censi dai ...
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TUNISIA (A. T., 112)
Attilio MORI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Delio CANTIMORI
Anna Maria RATTI
Emile Félix GAUTIER
Stato autonomo dell'Africa settentrionale sottoposto al protettorato [...] persona di ‛Obaid Allāh, proveniente dalla Siria; tutta l'Ifrīqiyah fu conquistata dai suoi seguaci, che furono detti ‛Obaiditi (o Fāṭimiti) l'anno 909; l'ultimo emiro aghlabita, Ziyādat Allāh (II) fuggì a Tripoli e quindi in Oriente.
‛Obaid Allāh e ...
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. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] ma in varî paesi, come in Tunisia e nel Marocco, deve ricevere la sanzione dell'autorità governativa (per l'Egitto nell'età dei Fāṭimiti e degli Ayyūbidi v. i diplomi conservati da al-Qalqashandī, X, pp. 360-361 e 401-404). LaTunisia negli anni 1863 ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] della città ha le proprie responsabilità.
Non molto diverse sono le condizioni di vita al Cairo, città divenuta capitale dei Fatimiti nel 7° sec. d.C., con straordinari monumenti di architettura, oggi con quasi 12 milioni di abitanti (stime UN ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] allora a Venezia "inquirentes de lignamine vel armis", e che sono certo da mettere in rapporto con le ostilità tra i Fatimiti di Egitto e l'Impero di Bisanzio nuovamente apertesi in Medio Oriente appunto in quell'anno 971 (per il significato di tali ...
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MARINA
Romeo BERNOTTI
Plinio FRACCARO
Giulio INGIANNI
Pino FORTINI
. Questo vocabolo indica genericamente il complesso delle navi di uno stato e dei servizî ad esse inerenti. Si distinguerà in questo [...] e si obbligò a pagare un annuo tributo; e un altro trattato umiliante i Bizantini stipularono dieci anni dopo con i Fatimiti d'Africa. Nel 934 e nell'anno successivo forze navali arabe saccheggiarono Genova, le coste della Liguria e le isole del ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] Siria, ebbe breve durata; è importante più che altro per la reazione sunnita allo spirito sciita dominante nell'arte fatimita. Esso segna l'introduzione in Egitto e in Siria della mèdresa e di varie innovazioni nella struttura delle moschee. Abolito ...
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MAROCCO (A. T., 112)
Augustin BERNARD
Mario SALFI
Augustin BERNARD
Nello PUCCIONI
Augustin BERNARD
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Agostino GAIBI
Francesco TOMMASINI
Francesco [...] di parecchi staterelli in lotta fra loro, dai contraccolpi del grande duello che si combatteva, nel sec. X d. C., tra i Fatimiti (v.) da un lato (cui erano uniti il gruppo etnico dei Ṣanhāgiah dell'est e in principio la tribù dei Miknāsah) e gli ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...