Ingegneria
GGiovanni Coppola
Nel periodo svevo, il pensiero scientifico presenta una singolare koinè culturale determinata dall'intenso e continuo interscambio tra le più lontane scuole, alla cui qualificazione [...] -normanna di Sicilia: ne sono un esempio i qanāt, fitta rete di condotte sotterranee, i riyād palaziali del periodo aglabita, fatimida e kalbita (secc. IX-XI), e i sistemi idraulici delle residenze normanne della Cuba e della Zisa.
La presenza di ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] il principato a nome di Boemondo, ancora prigioniero. Nel maggio, Baldovino subì una pesante sconfitta ad opera dei Fatimidi e chiese l'intervento dei principi settentrionali. Questi arrivarono a Gerusalemme con un esercito nel mese di settembre: D ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] rimase in uso tra i bizantini e tra i musulmani della Spagna e dell’Italia meridionale; in Sicilia i Fatimidi coniarono soprattutto tarì (➔).
Le più significative trasformazioni del sistema monetario europeo si verificarono nel 13° sec.: in Italia ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] all’islamismo, segnò il consolidamento dell’ortodossia sunnita contro i moti sciiti che avevano trionfato in Egitto con i Fatimidi, estendendosi da lì anche nei territori dell’Iran. Qui una forma di sciismo estremista, caratterizzato da un complicato ...
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MANFREDI, RE DI SICILIA
WWalter Koller
M. nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II e di una figlia della contessa Bianca Lancia a cui una tradizione posteriore ha attribuito il nome [...] il mondo arabo: con la setta degli Assassini in Siria e con l'Egitto, anche dopo che i mamelucchi avevano usurpato il trono dei Fatimidi. L'emiro di Tunisi continuò a pagare il tributo.
La Curia papale aveva ben poco da opporre ai successi di M., che ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] tra il Mediterraneo e l'Oceano Indiano si spostò verso l'Egitto e il Mar Rosso. Sotto il regno liberale dei Fatimidi, una dinastia araba della Tunisia, il Cairo divenne una città d'arte e di commercio. Si verificò una migrazione generalizzata di ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...