pillacchera /pi'l:ak:era/ s. f. [forse connesso col gr. pēlós "fango"], tosc. - [chiazza di fango sui vestiti] ≈ macchia, schizzo, zacchera. ...
Leggi Tutto
lebbra /'leb:ra/ (ant. lepra) s. f. [dal lat. lepra, gr. lépra, der. di lépō "squamare"]. - 1. (med.) [grave malattia contagiosa che colpisce prevalentemente la cute e il sistema nervoso] ≈ morbo di Hansen. [...] 2. (fig.) [male morale: l. della corruzione] ≈ calamità, flagello, (non com.) lue, piaga, sciagura, (lett.) tabe. ↔ benedizione, fortuna. ...
Leggi Tutto
sceltezza /ʃel'tets:a/ s. f. [der. di scelto], lett. - [l'essere scelto, elegante: s. di modi; s. di linguaggio] ≈ distinzione, eleganza, finezza, raffinatezza. ↔ ineleganza, trascuratezza. ↑ grossolanità, [...] rozzezza ...
Leggi Tutto
eterodossia /eterodo's:ia/ s. f. [dal gr. heterodoksía]. - 1. (teol., relig.) [il professare dottrine o opinioni diverse da quelle definite come vere dall'autorità religiosa] ≈ dissidenza, eresia, scisma. [...] ↔ ortodossia. 2. (estens.) [l'essere in disaccordo con le idee della maggioranza su questioni politiche e sim.] ≈ dissenso, dissidenza, divergenza. ↔ conformismo, ortodossia. ...
Leggi Tutto
leccardo [der. di leccare, con la terminazione -ardo di origine germ.], ant. - ■ agg. 1. [di persona, a cui piace mangiare] ≈ ghiotto, ghiottone, goloso, ingordo, (lett.) lurco, (fam.) mangione. 2. [di [...] cibo, che stimola l'appetito] ≈ appetitoso, ghiotto, gustoso, prelibato, sfizioso, stuzzicante. ⇑ raffinato, sopraffino. ■ s. m. (f. -a) [persona a cui piace mangiare] ≈ [→ LECCARDO agg. (1)]. ...
Leggi Tutto
scempiaggine /ʃem'pjadʒ:ine/ s. f. [der. di scempio¹]. - 1. [l'essere scemo, di scarsa intelligenza] ≈ e ↔ [→ SCEMENZA (1)]. 2. (estens.) [atto o discorso da scemo] ≈ [→ SCEMENZA (2. a)]. ...
Leggi Tutto
Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...