Pittore (St. Jürgen 1754 - Roma 1798). Si formò a Copenaghen e fu a Lubecca e a Berlino prima di stabilirsi a Roma, nel 1792. Si ispirò all'antichità classica e al rinascimento italiano, ed ebbe modo di [...] della pittura tedesca del sec. 19º, influenzando direttamente P. Cornelius, J. F. Overbeck, B. Genelli (La Notte con i suoi figli, 1795, Weimar, Schlossmus; Il convivio di Platone, 1793, L'età dell'oro, 1798, Copenaghen, Mus. Thorvaldsen). ...
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Complesso museale fiorentino, sito nell'omonimo palazzo, che fu residenza dei granduchi di Toscana. P.P. comprende: la Galleria Palatina, che espone le opere delle collezioni d'arte dei Medici con capolavori [...] delle quadrerie antiche; il Museo degli Argenti, che conserva, tra l'altro, il cd. Tesoro dei Medici; il Museo delle Porcellane; musei di storia della moda. P.P., iniziato probabilmente da F. Brunelleschi, fu poi ampliato da B. Ammannati (1570). Il ...
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Scalatore e artista francese. Già noto per aver aperto diversi percorsi di scalata in Francia (in particolare il primo 8b francese a Buoux nel 1986), a partire dagli anni Novanta si è fatto conoscere in [...] seguendo armoniose e complicate coreografie. Oltre ad aver fondato due compagnie (la Retouramont insieme a F. Guillot e la Lézards Bleus), L.M. ha collaborato con Les Piétons e Roc in Lichen. Continuamente impegnato in esibizioni itineranti, nel ...
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Scultore (Berlino 1776 - ivi 1851), fratello di Johann Ludwig. Allievo di J. G. Schadow. A Parigi (1798-1801) ebbe rapporti con J.-L. David e a Weimar (1801-05) con J. W. Goethe; soggiornò in Italia (1805-09) [...] Berlino (1819), esponente del classicismo, fu in contatto con K. F. Schinckel e diresse per primo il Pergamon Museum (1830-51). Autore monumenti funebri, fu anche apprezzato ritrattista (busto di K. F. Schinckel; tondo di A. von Humboldt, entrambi a ...
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Architetto (Ciempozuelos, Madrid, 1717 - Madrid 1785). Si formò nei cantieri dei palazzi dei Borboni (Aranjuez, Madrid), in contatto con F. Juvara e G. B. Sacchetti, che considerò suoi maestri. La chiesa [...] e guariniani. Nelle opere posteriori al 1760 emerge un funzionalismo rigoroso ma non estremo che tradisce l'influenza di J. F. Blondel: chiesa e convento degli agostiniani a Valladolid (1760), collegio di medicina a Barcellona (1761), facciata ...
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Architetto e scrittore d'arte (Venezia 1705 - ivi 1789). Si formò presso lo zio G. A. Scalfarotto e con G. Poleni e fu attivo anche come ingegnere civile e militare di Venezia. Le sue realizzazioni (chiesa [...] e felici espressioni nell'ambito della corrente neopalladiana. Apprezzato da F. Milizia e G. G. Bottari, T. occupa un posto rilevante nella storiografia artistica per l'accurato riscontro documentario e l'attenzione data al rapporto tra scienza e ...
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Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso [...] . Tra gli artisti i cui capolavori sono conservati agli Uffizi: Botticelli (Primavera), Giotto (La madonna di Ognissanti), Beato Angelico, F. Lippi, A. Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, A. Dürer, Rembrandt, P.P. Rubens. ...
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Scultore (Valenciennes 1827 - Courbevoie 1875). Influenzato dall'opera di F. Rude, ne seguì l'indirizzo prediligendo gli effetti pittorici del modellato. Tra le sue opere più note, a Parigi: Il conte Ugolino [...] molti suoi bozzetti, sculture e anche dipinti); la Flora per il padiglione omonimo del Louvre (1863-66); la Danza per l'Opéra (1869); I quattro continenti (1867-72) per la fontana dell'Observatoire. Rinomato scultore del Secondo Impero, la sua opera ...
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Museo tra i più importanti del mondo, il R. di Amsterdam raccoglie un'importante collezione di opere di maestri quali F. Hals, Rembrandt, J. Vermeer e di paesaggisti olandesi; di grande importanza l'annesso [...] Gabinetto nazionale delle stampe. Il primo nucleo della collezione nacque come Galleria nazionale (in analogia con il modello francese) nel 1798 all'Aia; trasferito nel 1808 ad Amsterdam, incorporò la ...
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Pittore (Roma 1610 circa - Treviso 1661). Si formò a Roma, dove risentì del Cavalier d'Arpino, di F. Albani e di Pietro da Cortona, e fu in contatto con gli artisti postcaravaggeschi. Prima del 1629 si [...] a Venezia, dove fu amico di artisti e di letterati come G. F. Loredan, per il quale eseguì disegni per i frontespizî di varie opere; dal 1656 fu a Treviso. Subì l'influsso della pittura di Paolo Veronese, in un'interpretazione accademica e decorativa ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...