Pittore e incisore italiano (Torino 1929 - Venezia 2014). Studiò a Venezia e a Parigi dove, in contatto con le esperienze informali, volse la sua ricerca alla definizione di ritmi spaziali segnicamente [...] (Pittura C. 12 I.F., 1957, Torino, Gall. d'arte mod.). Autore di mosaici, arazzi e vetri dipinti, dal 1954 si è dedicato anche alla grafica. Prof. (dal 1962) all'Accademia di belle arti di Parigi, L. ha tra l'altro curato la scenografia teatrale ...
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Pittore (Urbino 1469 - ivi 1523). Formatosi a Bologna con F. Francia, risentì poi l'influenza di L. Signorelli, Perugino e Raffaello, col quale lavorò forse a Roma in S. Maria della Pace (1513-14). Tra [...] le opere, SS. Tommaso di Canterbury e Martino (1504, Urbino, Galleria nazionale delle Marche); Maddalena (1508, in deposito ivi); la raffaellesca Noli me tangere (Cagli, S. Angelo Minore). Possedette una ...
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Mobiliere francese (Toul 1859 - Nancy 1926), tra i più significativi esponenti dell'art nouveau. Formatosi come pittore a Parigi con J.-F. Millet, alla morte del padre Auguste (1879) ne continuò, a Nancy, [...] l'attività nella bottega specializzata nella riproduzione di mobili e ceramiche del sec. 18º. Influenzato da É. Gallé, eseguiti con legni preziosi a intarsio o in bronzo applicato. Dopo il 1918 mitigò l'esuberanza floreale avvicinandosi all'art déco. ...
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Architetto (Pontoise 1762 - Parigi 1853). Recatosi a Roma (1786-92) per studiare le antichità classiche, dal 1789 collaborò con Ch. Percier. Massimi rappresentanti dello stile impero, ampiamente diffuso [...] loro trattato, Recueil de décorations intérieures (1812), F. e Percier furono architetti del Louvre e delle Tuileries (1804-48), progettarono l'Arc du Carousel (1806) e lavorarono a Versailles e a Fontainebleau. A F. si devono anche: la cappella alla ...
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Architetto messicano (Guadalajara 1902 - Città di Messico 1988). Laureatosi in ingegneria (1925), si dedicò all'architettura da autodidatta. Viaggiò in Spagna e in Francia (1924-26), esercitò poi la professione [...] (1927-36). A Parigi (1931-32) studiò Le Corbusier e l'International Style in genere. Icontatti con lo scultore M. Goeritz e l'influenza dell'architetto e pittore F. Bac lo orientarono alla progettazione del paesaggio. la sua impostazione pratica ...
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Pittore (Lubecca 1646 - Londra 1723); in Olanda, dove si era recato per studiare l'architettura militare, fu allievo di F. Bol, e forse anche di Rembrandt e di F. Hals. In Italia (verso il 1672) conobbe [...] C. Maratta e G. L. Bernini. Trasferitosi in Inghilterra nel 1694, fu uno dei più celebri ritrattisti. Nella linea segnata da A. van Dyck e P. Lely dipinse ritratti della famiglia reale e dell'aristocrazia, conservati nella National portrait gallery ...
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Scultore statunitense di origine giapponese (Los Angeles 1923 - Baarlo, Paesi Bassi, 2009). Ha frequentato l'Art Institute di Chicago e completato i suoi studî a Parigi con O. Zadkine (1948) e F. Léger [...] in metallo è giunto a forme più severe utilizzando spesso parti di macchinarî in disuso. È anche autore di opere monumentali di forte carica simbolica (Nodo semplice, 1974, Amsterdam; Nodo dell'amicizia, 1981, Los Angeles; Connessioni, 1986, L'Aia). ...
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Pittore (Pozzuoli 1731 - Napoli 1803). Formatosi alla scuola di F. De Mura, fu influenzato da S. Conca e da L. Giordano. Il suo linguaggio pittorico, caratterizzato da raffinate tonalità e sfumature simili [...] nell'impostazione scenografica degli interni aderisce ai modi vanvitelliani. Negli ultimi anni si avvicinò al classicismo, senza perdere l'originalità cromatica. Fra le sue opere: I confratelli della Trinità lavano i piedi ai pellegrini (Napoli, Mus ...
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Pittore (Verona 1486 - ivi 1522). Scolaro di F. Bonsignori, poi di F. Morone, si distingue dai pittori veronesi contemporanei per l'ampiezza delle forme che in parte gli deriva dal primo maestro, e l'intenso [...] colorito, d'intonazione metallica, che gli proviene dal secondo. Opere: Deposizione dalla croce, 1517, e una Madonna firmata (Verona, Mus. civico), Madonna col Bambino (Milano, Mus. Poldi Pezzoli, ecc.). ...
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Pittore e incisore (Londra 1852 - ivi 1944). Studiò nel 1873-1875 presso E. Long. Viaggiò in Belgio e in Olanda (scene di pescatori olandesi 1876-79), e in Francia subì l'influsso di J. Bastien-Lepage [...] e J.-F. Millet. Si accostò quindi all'impressionismo francese, pur senza uscire dal solco della tradizione paesistica inglese. La sua opera ebbe largo influsso sui giovani pittori inglesi ai primi del sec. 20º. Sue opere sono esposte nella Tate ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...