Cercando la parola fine nel vocabolario Treccani, includendo anche i sinonimi e i contrari, ci si imbatte in questa esplicitazione:fine: s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima [...] cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, principio. arrivate le rondini, anche noi siamo rondini? Mangia. Passerò l'inverno a carezzarti. Ce la caveremo. Stai nella luce. ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] F., “Il costume di esservi famiglie senza cognome”. Il caso dell’Abruzzo teramano nella prima metà dell’800, in Addobbati, A., Bizzocchi, R., Salinero, G. (ed.), L’Italia dei cognomi. L’antroponimia italiana nel quadro mediterraneo, Pisa, University ...
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Doppio anniversario, per lo scrittore Paolo Volponi, in questo 2024: trent’anni dalla morte (avvenuta il 23 agosto del 1994), e cento anni dalla nascita (che risale, appunto, al 6 febbraio 1924). Nell’immaginario [...] non strettamente collegato con lo sport, ma che riguardi l’intera società. Si pensi, sotto questo aspetto, giusto Linea d’ombra», IX (1991), n. 59, pp. 24-5.Fortini, F., Volponi: Il lancoatore di giavellotto, in «Notiziario» Einaudi, giugno 1981, pp. ...
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Montalbano incontra per la prima volta Topolino nel 2012, in Una cena speciale, racconto di Capodanno in giallo (Sellerio), a un cenone con Lidia in un ristorante vicino a Vigata, la “Forchetta”, dove [...] serie di complicazioni: Pippo non può “fare Pippo”, non può essere l’assistente goffo. Lo è solo nella sua entrata in scena in T2: F., Montalbano linguista. La riflessione metalinguistica nelle storie del commissario, Milano, Arcipelago, 2010.L' ...
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Scrivere in dialettoL’uso del dialetto come risorsa retorica nell’espressione artistica è una consuetudine radicata in Italia sin dal Rinascimento, nella letteratura e nel teatro, sia attraverso la scrittura [...] parlà. Il romanesco nell’Italia di oggi, Roma, Carocci, 2012, pp. 225-249.Buccheri, L., Dialetto e pubblicità nell’era della glocalizzazione, in Montuori, F., Picchiorri, M. (ed.), In fieri, 4. Ricerche di linguistica italiana. Atti della IV Giornata ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] = Bruno, G., Il candelaio, Bàrberi Squarotti, G. (ed.), Torino, Einaudi, 1964.L’uva e la croce = Soffici, A., L’uva e la croce, Firenze, Vallecchi, 1951.La lucerna = Pona, F., La lucerna, Fulco, G. (ed.), Roma, Salerno, 1973.La rete di Vulcano ...
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«Un poeta a modo mio». Qualche appunto sulle revisioni librettistiche di Ghislanzoni per Verdi Quella di librettista dell’Aida di Verdi è probabilmente l’immagine più nota di Antonio Ghislanzoni, [...] 2023) BibliografiaBattaglia, F., Antonio Ghislanzoni e i suoi libretti ritrovati, in L’operosa dimensione stile dell’epistolario di Verdi, in Verdi 2001, a cura di Della Seta, F., Montemorra Marvin, R., Marica, M. (ed.), M., 2 voll. Firenze, ...
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Danza Mussolini, danza il comunismoCantavano «noi siamo i turchi di domani»: lo dicevano in tedesco perché era una citazione, ma loro erano italiani, anzi emiliani, «[i] ragazzi di Berlino con sangue emiliano», [...] soprattutto – di voler dire cose sconvenienti come facevano i D.A.F.: un duo di Düsseldorf che, nello stesso anno del loro arrivo tutti la pensassero come noi, perché portiamo il disordine e non l’ordine, non quello che volete voi, non sono come tu mi ...
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La serie Parole che migrano verso l’italiano? giunge a conclusione con questo ultimo appuntamento, nel quale è sembrato opportuno raccogliere in un piccolo glossario una selezione dei migratismi presentati [...] annuale della confraternita islamica sufi del “muridismo”.Toubab (tubab), s.m. e f., wolof [cultura] ‘uomo o donna bianchi, occidentali’.«Mia mamma sperava che mi curasse l’unico dottore tubab, bianco». (E. Cozzarini, I. Kane Annour, Il deserto negli ...
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Dobbiamo considerare che i rapporti con gli stranieri sono sacri al massimo grado […] Poiché infatti lo straniero è solo, senza compagni e parenti, merita più pietà da parte degli uomini e degli dèi (Platone: [...] altri uomini [...]. L’ospitalità è un istituto ben solido e sviluppato in epoca omerica» (F. Gschnitzer: 52 : 87-89)Ancora una volta, la cifra caratteristica della civiltà, è l’accoglienza. Lo stesso Dante, ascolta le storie che gli vengono narrate, ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...
. Avamporto di Bruges, protetto da una diga (in olandese dam) e congiunto alla città da un canale, costruito sotto il regno di Filippo d'Alsazia (seconda metà del sec. XII), quando il golfo Zwyn, che metteva in comunicazione il porto di Bruges...
LIMBURGO (A. T., 44)
F. L. GANSHOF
Adriano H. LUIJDJENS
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Nome regionale di una contrada bassa o di scarsa elevazione a cavaliere della Mosa, appartenuta già per intero ai Paesi Bassi, divisa politicamente nel 1831 e nel 1839 in due parti:...