Glicoproteina presente sulla membrana cellulare (peso molecolare di circa 220.000), particolarmente abbondante nei fibroblasti. È un dimero costituito da due polipeptidi molto simili, legati fra loro a [...] le migrazioni cellulari e nei processi di differenziazione cellulare che avvengono durante l’embriogenesi (migrazione delle cellule delle creste neurali). La f. interviene anche nei processi di cicatrizzazione delle ferite, facilitando la migrazione ...
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Biologia
Tipo di riproduzione asessuale, riscontrabile nelle Spugne, che possono dividere il proprio corpo in parti capaci di accrescersi ulteriormente.
Botanica
Modo di riproduzione agamica che consiste [...] nella separazione da un individuo di parti capaci di ricostituirne un altro. Presentano f. tra le piante pluricellulari, l’elodea, che si propaga per frammenti del caule; le gramigne, per mezzo dei rami del rizoma; la viola mammola e la fragola, per ...
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Biologia
F. embrionali Nello sviluppo embrionale dei Metazoi, le lamine cellulari sovrapposte che si formano per un graduale processo di differenziamento sia che l’embrione attraversi o meno un tipico [...] stadio di gastrula. Si distinguono un f. esterno (ectoderma), un f. interno (endoderma) e un tessuto intermedio (mesoderma), formato a sua volta da due lamine, l’una che si estende sotto l’ectoderma, l’altra sopra l’endoderma, per cui si viene a ...
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biologia Studio delle anomalie morfologiche e in particolare delle anomalie fetali (teratogenesi) che interessano il campo dell’ostetricia e dell’anatomia patologica, oltre che la zoologia generale. Tali [...] prodotte da influssi soprannaturali. Questo concetto perdurò per tutta l’antichità e continuò nel Medioevo. Non mancarono, però, fu fatto da A. von Haller (1751); nel 1759 G.F. Wolff dimostrò le prime fasi dello sviluppo dell’embrione, creando i ...
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Concezione che, in contrapposizione al meccanicismo e avvicinandosi piuttosto al vitalismo, considera la struttura organizzata propria degli esseri viventi non interpretabile esclusivamente in base a principi [...] H. Driesch). Tra i più noti biologi sostenitori di queste teorie sono M.-F.-X. Bichat, C. Bernard e in tempi più recenti J.S. Haldane, E.S. Russell, J. Needham e L. von Bertalanffy.
In psichiatria, corrente di studi che riconosce o postula alla base ...
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Biologia
Nella tecnica microscopica, la prima operazione, necessaria a conservare l’oggetto che si vuole osservare (un intero organismo, o un frammento di organo, di tessuto ecc.). Si ottiene mediante [...] altri componenti cellulari. Una tecnica particolare è la f. per congelamento-essiccamento, che consiste nel rapido Io adulto) sia a formazioni di compromesso e a sintomi nevrotici (se l’Io se ne difende con la rimozione o altro meccanismo). La forma ...
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Sostanza prodotta dalle piante superiori, che esercita nell’organismo vegetale una funzione analoga a quella degli ormoni nell’organismo animale. Con il termine f. vengono indicate anche alcune sostanze [...] hanno provenienza alimentare (➔ auxina). I più noti f. sintetici sono l’acido β-indolacetico, l’acido 2,4-dicloro-fenossiacetico (2,4-D), l’acido α-naftilacetico (NAA), l’acido α-naftilbutirrico, l’acido β-indolbutirrico.
Il principale effetto del ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopio ottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] infatti troppo voluminosi, oltre a essere sensibili alle tetracicline. F.M. Burnet nel 1960 propose il termine Magnovirus, poi malattie da c. ( clamidiosi) rientrano, tra l’altro, l’oftalmoblenorrea del neonato e un’alta percentuale delle cosiddette ...
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Parte dell’ecologia che studia i rapporti tra i fattori climatici (temperatura, umidità, fotoperiodo) e la manifestazione stagionale di alcuni fenomeni della vita vegetale, quali la germogliazione delle [...] fenologiche, che collegano fra di loro le diverse stazioni. Spesso contemporaneamente alla f. che riguarda le piante ( fitofenologia) si studia anche la f. di alcuni animali ( zoofenologia), come l’epoca della comparsa di certi uccelli o insetti. La ...
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Batteriologo (Chamberley 1877 - ivi 1950). Nel 1900, dopo la laurea in medicina, fu nominato assistente del laboratorio clinico del St. Thomas' Hospital di Londra; lavorò poi al London Hospital e alla [...] , sperimentando le loro modalità di crescita in vitro mediante l'uso di fattori di crescita, per es. coltivando il come fenomeno T.-d'Herelle, in quanto contemporaneamente e indipendentemente F. d'Herelle fece la stessa osservazione. In seguito si ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...