voga /'voga/ s. f. [der. di vogare; nel sign. 2. b, calco del fr. vogue]. - 1. (marin., sport.) [modo di vogare: v. corta] ≈ Ⓖ (lett.) remeggio, vogata. 2. (fig.) a. (non com.) [il dedicarsi a qualche [...] : mettersi con v. allo studio] ≈ alacrità, entusiasmo, fervore, impegno, lena, slancio. ↑ foga. ↔ indolenza, pigrizia, svogliatezza. b. [l'affermarsi di un uso, di un prodotto, ecc.: la v. dei capelli lunghi] ≈ moda, tendenza, usanza. ● Espressioni ...
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colpevolezza /kolpevo'lets:a/ s. f. [der. di colpevole]. - [l'essere colpevole: provare la c. di una persona] ≈ (non com.) colpabilità, reità, responsabilità. ↔ incolpevolezza, innocenza. ...
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voglia /'vɔʎa/ s. f. [der. di volere, attrav. la 1a pers. sing. del pres. indic., voglio]. - 1. (fam.) [l'essere disposto a fare qualche cosa, con la prep. di: un ragazzo che non ha v. di studiare] ≈ disposizione [...] (a, per), intenzione, propensione (a), (tosc.) uzzolo, volontà. ▲ Locuz. prep.: di buona voglia [con buona disposizione d'animo] ≈ con piacere, di buon grado, volentieri. ↔ (lett.) di contraggenio, di ...
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procrastinazione /prokrastina'tsjone/ s. f. [dal lat. procrastinatio -onis]. - [l'atto e il fatto di rimandare qualcosa] ≈ differimento, dilazione, (non com.) procrastinamento, (non com.) prolungamento, [...] proroga, rinvio. ‖ indugio, temporeggiamento, tergiversazione. ↔ anticipazione ...
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procreazione /prokrea'tsjone/ s. f. [dal lat. procreatio -onis]. - 1. [l'atto e il fatto di generare una nuova vita: la p. dei figli] ≈ generazione, (non com.) procreamento. ‖ riproduzione. 2. (estens.) [...] [espulsione del feto in modo naturale o chirurgico alla fine della gestazione] ≈ parto, (non com.) procreamento ...
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volante¹ [part. pres. di volare²]. - ■ agg. 1. [che vola, capace di volare: animali v.] ≈ (non com.) volatile. ‖ alato, (lett.) aligero. ● Espressioni: fig., otto volante → □. 2. (fig.) [che non è fissato, [...] del proprio ferro da un legamento avversario] ≈ coupé. ■ s. f. [reparto autotrasportato della polizia: chiamare la v.] ≈ celere, (squadra su cui corrono a gran velocità, seguendo un binario, dei carrelli agganciati l'uno all'altro] ≈ montagne russe. ...
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mattina s. f. [lat. matutīna (hora) "(ora) mattutina"]. - [parte del giorno compresa tra il sorgere del sole e il mezzogiorno: passare l'intera m. a bighellonare; mettersi sui libri la m. presto] ≈ (lett.) [...] mane, mattino, (ant.) mattutino, [considerata solo nella sua durata] mattinata. ⇑ dì, giornata, giorno. ↔ pomeriggio, sera, [considerata solo nella sua durata] serata. ▲ Locuz. prep.: dalla mattina alla ...
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coltivazione /koltiva'tsjone/ s. f. [der. di coltivare]. - 1. (agr.) a. [il coltivare e il risultato ottenuto: la c. del grano; c. intensiva] ≈ coltura. b. [spec. al plur., luogo, terreno coltivato e le [...] : la grandine ha provocato notevoli danni alle c.] ≈ campagna, coltivato, colture. 2. (fig.) a. [complesso di attività per l'utilizzazione di minerali, rocce, ecc., costituenti cave, miniere e sim.: c. di una salina, c. del petrolio] ≈ sfruttamento ...
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proda /'prɔda/ s. f. [lat. prōra, con dissimilazione della /r/]. - 1. (ant.) [parte anteriore di un'imbarcazione a forma di cuneo] ≈ (lett., ant.) prora, prua. ↔ poppa. 2. (non com.) a. [striscia di terra [...] che confina con l'acqua del mare: toccare la p.] ≈ battigia, costa, riva, sponda. ● Espressioni: arrivare a proda ≈ approdare, attraccare. ↔ prendere il largo, salpare. b. [striscia di terreno al margine lungo il lato maggiore di un campo] ≈ (region ...
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coltura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre "coltivare"]. - 1. (agr.) a. [il coltivare] ≈ coltivazione. b. [spec. al plur., luogo, terreno coltivato e le piante stesse nel loro complesso] ≈ [→ COLTIVAZIONE [...] (1. b)]. 2. (zoot.) [l'allevare piccoli animali e insetti utili: la c. dei bachi da seta, delle api] ≈ allevamento. ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...