Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Svezia e di H. Richter in Germania, i film del pittore-fotografo dadaista Man Ray, del pittore cubista F. Léger, e il come J. Cassavetes, D. Hopper, R. Altman, W. Allen, P. Bogdanovich, F.F. Coppola, B. De Palma, S. Peckinpah, A. Penn, A.J. Pakula ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] ma anche di tenere a battesimo, nella sua casa di produzione, personalità come F. Lang e P. Leni. Con le sue opere di maggiore successo, come Die di Viking Eggeling, László Moholy-Nagy, Hans Richter e Walter Ruttmann soprattutto con il suo celebre ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] da come possono essere definite in teoria. It's all true e F for fake: tra questi due titoli di d. realizzati da Orson -saggio. Esso venne definito, forse per la prima volta, da Hans Richter, a proposito del suo Die Börse als Markt (1939, cm): " ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] il film astratto, con i vari Hans Richter, Viking Eggeling, Walter Ruttmann, Oskar Fischinger. in "Wide angle", 1997.
Cinema & architecture, ed. F. Penz, M. Thomas, London 1997 (in partic. F. Penz, Architecture in the films of Jacques Tati, pp. ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] W. Murnau, 1924 e 1926), G. Huppertz (I Nibelunghi e Metropolis di F. Lang, 1923 e 1927), W. Zeller (La melodia del mondo di (Sfida alla montagna, A. Fanck, 1921; Fantasmi del mattino, H. Richter, 1928) ed E. Meisel (La montagna sacra di A. Fanck, ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] Breil, e Broken blossoms (1919; Giglio infranto), con m. composte da Louis F. Gottschalk, The iron horse (1924; Il cavallo d'acciaio) di John diversi linguaggi ‒ a opera di Viking Eggeling, Hans Richter, Walther Ruttmann tra il 1920 e il 1925 ‒, ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] non lo sia un film sperimentale di Hans Richter, il quale è più vicino alla pittura; mentre , Appunti sul rapporto tra cinema e teatro, in "Teatro e storia", 1998-1999, 20-21, pp. 303-12.
Lo schermo e la scena, a cura di F. Deriu, Venezia 1999. ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] gruppo di cineasti-pittori degli anni Venti come Hans Richter, Walther Ruttmann o Viking Eggeling ‒ è la pulizia über uns selbst, hrsg. H. Treuner, Berlin 1928.
L. H. Eisner, F.W. Murnau, Paris 1964.
P.G. Tone, Friedrich Wilhelm Murnau, Firenze 1976 ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] per loro natura dinamici (si pensi a Hans Richter e Viking Eggeling), in direzione di quel superamento Léger et la cinéplastique, in "Cinéma 59", 1959, 35, pp. 73-82.
F. Léger, Fonction de la peinture, Paris 1965.
S.D. Lawder, The cubist cinema ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] nel caso di artisti quali Fernand Léger, Marcel Duchamp, Hans Richter. Esiste, insomma, un legame esplicito e dichiarato tra le perduto negli eccessi di visibilità del cinema contemporaneo.
f) Il corpo artificiale. - Il corpo artificiale, doppio ...
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magnitudo
s. f., lat. scient. [dal lat. class. magnitudo «grandezza»], invar. – In sismologia, m. di un terremoto, grandezza introdotta intorno al 1935 dal geofisico Ch. F. Richter (scala delle magnitudo o scala Richter) per caratterizzare...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...