Decomposizione o dissociazione di un composto per effetto della luce. La f. dell’acido bromidrico e quella dell’acetone costituiscono esempi di reazioni fotochimiche standard, assai impiegate come sistemi [...] singolo composto risulta funzione della sua simmetria. Sono esempi di f. anche quella dell’acqua con produzione di idrogeno e dalla pressione del gas.
In patologia vegetale, la f. è l’alterazione dei cloroplasti e della clorofilla, provocata da luce ...
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Naturalista (Schiedam 1619 - Leida 1669). Addottoratosi in filosofia a Utrecht nel 1639, si trasferì a Boscoducale dove, nel 1644, venne nominato professore di filosofia presso il locale ateneo. [...] venne conferito il dottorato in medicina e, nel 1667, l'insegnamento della botanica. Pubblicò un inventario delle specie presenti 1668) e si dedicò alla ricerca fisiologica seguendo le orme di F. Sylvius, in collaborazione con R. de Graaf. Postuma è ...
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Biologia
L’individuo (indicato col simbolo ○+) che produce solo gameti femminili (o macrogameti o uova o ovocellule); negli organismi unicellulari, quello che si trasforma in un macrogamete. I caratteri [...] i caratteri primari, le gonadi, caratterizzano il corpo o la fisiologia o la psicologia della f. nei confronti del maschio.
Botanica
Il sesso femminile è l’oosfera, e perciò si parla di apparato femminile a proposito dell’oogonio o dell’archegonio ...
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Biologo (Asford, Inghilterra, 1904 - Haverford, Pennsylvania, 1997). Conseguì il dottorato in biochimica presso l'Imperial College di Londra (1928) e nel 1930 si trasferì a Pasadena, al California institute [...] riconobbe la natura chimica, identificandola con l'acido 3-indolacetico (1934). Ha studiato anche, sempre dal punto di vista biochimico, il fototropismo e la senescenza delle foglie. Tra le sue opere: Phytohormones (con F. W. Went, 1937); Les auxines ...
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Medico, chimico e botanico (Voorbout, Leida, 1668 - Leida 1738). Professore di medicina a Leida (1709), ebbe anche l'insegnamento della botanica e (1718) della chimica. Tentò di conciliare i dettami d'Ippocrate [...] sulle conoscenze anatomiche e sul rifiuto di ogni dogmatismo scolastico. Con F. J. Gronovius sostenne e aiutò C. Linneo. Nel campo (1708), gli Aphorismi de cognoscendis et curandis morbis (1709), l'Index plantarum (1727) dell'orto botanico di Leida. ...
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Denominazione generica (anche regolatore delle piante) delle sostanze organiche diverse da quelle nutritive, che, in piccole quantità, promuovono, inibiscono o, in qualche maniera, modificano processi [...] , o favorirle in condizioni ambientali avverse (per es., basse temperature). Il campo di applicazione privilegiato dei f. è l’ortoflorovivaismo in ambiente protetto. Sostanze regolatrici di crescita sono utilizzate per favorire la contemporaneità di ...
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In botanica, la varietà di una specie (detta anche varietà fisiologica) che si distingue non per caratteri morfologici, come avviene nella maggior parte dei casi, bensì solo per uno o più caratteri fisiologici. [...] nelle stesse condizioni, si è dimostrato che tale carattere biochimico è ereditario. Sono presenti due f. anche in Ocimum gratissimum, dei quali uno contiene timolo, l’altro eugenolo. Altri esempi sono stati messi in evidenza nel rosmarino e in altre ...
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Medico e naturalista (Deventer 1579 - forse Sant'Angelo in Capoccia, od. Sant'Angelo Romano, 1620). Ricevuta una completa educazione umanistica, quattordicenne si trasferì in Italia, a seguito delle guerre [...] la laurea in medicina all'univ. di Perugia. Ospite, successivamente, di Federico Cesi, fondò con lui, F. Stelluti e A. de Filiis l'Accademia dei Lincei (17 agosto 1603), nella cui ideazione e organizzazione il suo apporto deve essere considerato ...
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In botanica, complesso di tessuti caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori cribrosi; è detto anche libro, cribro, tessuto floematico o cribroso.
Il f. primario consta di cellule cribrose o, [...] ) e spesso da fibre, costituenti il libro duro, anche se non lignificano.
Il f. secondario è il complesso di tessuti simili a quelli citati, prodotti verso l’esterno dall’attività del cambio nella struttura secondaria di fusti e radici: presenta, di ...
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Botanico (Strasburgo 1856 - Basilea 1901), figlio di Philipp Wilhelm; prof. di botanica all'univ. di Basilea. Visitò l'America Settentr., le Indie Occid., il Brasile, Ceylon e Giava. Si occupò in modo [...] particolare di biologia vegetale e di fitogeografia, oltre che di anatomia e farmacognosia. L'opera sua più nota è la Pflanzengeographie auf physiologischer Grundlage (1898; 3a ed., rivista e ampliata da F. C. von Faber, 2 voll., post., 1935). ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...