Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] ma con il progredire dello sviluppo fetale, un numero via via crescente di essi è privo di nucleo. Con l’accrescersi del f. aumentano sia la volemia sia il numero delle emazie nella circolazione fetale, e quindi si osserva un considerevole incremento ...
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simmetria Distribuzione ordinata delle parti di un oggetto tale che si possa individuare un elemento geometrico (un punto, una linea, una superficie) rispetto al quale a ogni punto dell’oggetto posto da [...] che a ogni punto P associa il punto P′ tale che r sia l’asse del segmento PP′.
Simmetria speculare (o rispetto a un piano α detto dall’asse di simmetria. Gruppo di simmetria di una figura F è il gruppo, per solito non abeliano, costituito da tutti ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] vivente privo di parassiti.
Il parassitoide è il p. che uccide l’ospite alla fine del proprio ciclo di sviluppo, che si compie 17° sec. nacque la parassitologia moderna; il suo fondatore, F. Redi, studiò accuratamente e descrisse molti p. esterni e ...
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Lo scheletro della testa nell’uomo e nei Vertebrati.
Anatomia
Anatomia comparata
Dal punto di vista anatomo-comparativo il c. si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge l’encefalo e gli organi [...] della morfologia facciale. J.F. Blumenbach iniziò in seguito il metodo della craniologia descrittiva. L’introduzione da parte di una stretta cuffia o bende avvolte intorno alla testa del neonato.
L’uso di conservare come reliquie i c. o le teste umane ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] , e a partire dalla seconda metà del 18° sec., che con Buffon, appunto, e poi con J.F. Blumenbach e, soprattutto, con Linneo (1758) si impone l’esigenza di una classificazione sistematica, e su scala mondiale, delle r. che compongono la specie umana ...
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(o feromone) Sostanza chimica prodotta ed escreta da un animale, che determina, in un altro animale della stessa specie che viene a contatto con essa, una specifica modificazione fisiologica e/o di comportamento. [...] di aggressività e di sottomissione ecc.).
Molti esperimenti sono stati effettuati sul topo, dimostrando l’azione dei f. sulla secrezione ormonale: un f. presente nelle urine del maschio è necessario per regolare il ciclo sessuale delle femmine ...
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Watson, James Dewey. - Biochimico statunitense (n. Chicago 1928). Autore di studi sugli acidi nucleici dei virus, nel 1953 ha determinato il modello tridimensionale a doppia elica della molecola del DNA [...] Nobel per la medicina o fisiologia, insieme con Crick e M.H.F. Wilkins.
Prof. di biologia molecolare (1961-76) alla Harvard molecole cardine su cui si basa la vita, ma è stata l'innesco per una catena di conoscenze che ha avuto enormi sviluppi di ...
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Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con [...] e discussioni. Nel 1965, intanto, gli era stato attribuito, insieme a F. Jacob e A. Lwoff, il premio Nobel per la medicina o M. iniziò la collaborazione con F. Jacob che lavorava sul fenomeno della lisogenia, cioè l'induzione di un virus batterico. ...
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Genetista italiano (Genova 1922 - Belluno 2018). Laureatosi in medicina all'Università di Pavia (1944), vi tornò dal 1962 al 1970 come professore di genetica; nel 1970 si trasferì alla School of medicine [...] Tra le sue opere: Genetics, evolution and man (con W. F. Bodmer, 1976; trad. it. 1997); The history and geography of Genes, peuples et langues (1996; trad. it. 1996); L'evoluzione della cultura (2004); Consanguinity, inbreeding and genetic drift in ...
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Biochimico britannico (Northampton 1916 - San Diego 2004). Ricercatore presso l'Istituto di biologia molecolare di Cambridge (Inghilterra) dal 1949, membro della Royal Society dal 1959, prof. di biologia, [...] la medicina o la fisiologia con J. D. Watson e M. H. F. Wilkins, per la descrizione della struttura molecolare degli acidi nucleici e dei rapporti la validità di tale modello. Formulò anche l'ipotesi, poi rivelatasi esatta, che nella sintesi ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...