(o chimica biologica) Disciplina biologica che studia le sostanze che costituiscono la materia vivente e in particolar modo le incessanti trasformazioni (metabolismo intermedio) cui la materia vivente [...] gli studi sulla materia vivente di chimici organici come J. von Liebig e F. Wöhler, la b. si è definitivamente affermata come scienza autonoma nel 20 si ha la bioluminescenza; nel caso in cui l’emissione di luce sia prodotta da sostanze eccitate, che ...
Leggi Tutto
biologìa molecolare Ramo della biologia che studia e interpreta a livello molecolare i fenomeni biologici, considerando la struttura, le proprietà e le reazioni delle molecole chimiche di cui gli organismi [...] con gli studi sulla struttura del DNA di D. Watson e F. Crick. A partire dagli anni Settanta si è enormemente sviluppata, inizio del terzo millennio, il Progetto genoma ha determinato l'architettura dei genomi complessi, quali quelli degli Eucarioti, ...
Leggi Tutto
Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] contributo di A.-P. Dubrunfaut, che preparò (1830) un estratto di malto che idrolizzava l’amido in maltosio, e quelli di P.-J. Robiquet e A.-F. Boutron (1830), e contemporaneamente di Chalard, che nelle mandorle amare individuarono una sostanza, più ...
Leggi Tutto
Molecole complesse di grandi dimensioni attraverso le quali avviene la trasmissione dell’informazione genetica. Sono presenti nelle cellule di tutti gli organismi (animali e vegetali), dai più semplici [...] con la diffrazione dei raggi X, J.D. Watson e F.H.C. Crick hanno descritto nel 1953 la struttura tridimensionale del legami idrogeno (fig. 2). Di questi ultimi, se ne stabiliscono due tra l’adenina e la timina e tre tra la citosina e la guanina, nel ...
Leggi Tutto
Disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica. Il termine fu coniato nel 1883 da F. Galton. Sostenuta da correnti [...] cellule somatiche, nelle cellule germinali e negli embrioni umani prodotti in vitro (e. curativa). Negli anni successivi, l’applicazione della genetica umana alla sanità pubblica, delineata nel 1968 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si ...
Leggi Tutto
fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche f. di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, [...] non sono trascritti nelle cellule quiescenti, ma sono trascritti in grande quantità se si aggiungono f. di crescita nel terreno di coltura. Se l’esposizione ai f. di crescita viene mantenuta, il livello di espressione dei geni si riduce gradualmente ...
Leggi Tutto
In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] sequenziamento del DNA (➔ biotecnologie).
La storia del sequenziamento del DNA ebbe inizio quando, nel 1977, F. Sanger pubblicò il metodo per determinare l’ordine dei nucleotidi del DNA; nello stesso anno fu isolato e sequenziato il primo gene umano ...
Leggi Tutto
Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] tempi diversi, G. Boccaccio, Leonardo, B. Palissy, A. Cesalpino, F. Colonna, G. Fracastoro e N. Stenone, il quale avversò anche animali dispersi dal diluvio universale. A.L. Moro, A. Volta, I.B. Beccari ripresero l’esatta concezione di Stenone.
La p ...
Leggi Tutto
còdice genètico Relazione esistente tra la sequenza di basi azotate del DNA di un gene e la sequenza di amminoacidi di una proteina. Il DNA contiene 4 diversi nucleotidi che devono codificare i 20 amminoacidi [...] proteina. Quest’ultima ipotesi è risultata quella vera. F.H.C. Crick e S. Brenner utilizzarono mutageni di amminoacidi diversi a partire dal punto in cui è avvenuta la delezione o l’inserzione di un nucleotide nel DNA. M.W. Nirenberg, S. Ochoa e ...
Leggi Tutto
La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] dei primi composti organici siano stati le argille e gli ammassi di pirite. Alla fine degli anni 1960 L. Vogel, F. Crick e C. Woese, indipendentemente, considerato il triplice ruolo dell’RNA nella sintesi proteica (➔ proteine), ipotizzarono che ...
Leggi Tutto
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...