francescano [dal nome di san Francesco d'Assisi (1181 o 1182-1226)]. - ■ agg. 1. (eccles.) [di s. Francesco e dell'ordine da lui fondato: la regola f.; l'abito f.]. ≈ serafico. 2. (estens.) [che si richiama [...] allo spirito di s. Francesco: una vita f.] ≈ frugale, parco, semplice, umile. ↔ lussuoso, ricercato, sfarzoso. ■ s. m. (f. -a) (eccles.) [chi appartiene all'ordine francescano] ≈ frate minore. ⇓ cappuccino, conventuale, osservante. ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] a sua moglie), ma ha uso estremamente vario e largo (molto più del sost. f. da cui deriva, oggi per lo più limitato alla religione) e può essere riferito anche all’amicizia (l’amico fedele di tutta la sua vita [A. Oriani]), a un cane nei confronti ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] Machiavelli]; cielo e inferno sono stati sempre popolati di legioni angeliche e sataniche, che riempiono l’intervallo tra l’uomo e Dio, tra l’uomo e Satana [F. De Sanctis]) o con sinon. o perifr. eufem.: angelo delle tenebre, maligno, principe delle ...
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diavolo /'djavolo/ [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. diábolos, propr. "calunniatore", adoperato nel gr. crist. per tradurre l'ebr. śāṭān "contraddittore, oppositore"]. - ■ s. m. 1. (teol.) [spirito [...] di cose negative: fa un caldo del d.] ≈ terribile, tremendo. 2. (f. -a o, meno com., -éssa) (fig.) a. [persona di aspetto ragazzo è un d.] ≈ demonio, monello, peste, terremoto. 3. (f. -a) [persona le cui qualità suscitano stupore, ammirazione] ≈ asso, ...
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laico /'laiko/ [dal lat. tardo laicus, gr. laikós "del popolo, profano"] (pl. m. -ci). - ■ s. m. 1. (eccles.) a. (f. -a) [chi non appartiene allo stato ecclesiastico] ↔ chierico. b. [religioso privo di [...] funzioni sacerdotali] ≈ ‖ converso, secolare. 2. (f. -a) (polit., filos.) [chi fa professione di laicismo: accordo tra cattolici e l.] ≈ ↑ anticlericale, ghibellino. ‖ aconfessionale. ↔ cattolico. ↑ clericale, confessionale, guelfo. ■ agg. 1. (eccles ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] immaginazione, ma nel suo cuore, e penetra in tutta la vita (F. De Sanctis); quella povera giovine ha molto più bisogno di veder altrui (I. Nievo); sapete che cosa è la contrizione? è l’odio del peccato commesso con la ferma volontà di emendarsi (C ...
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irreligiosità /ir:elidʒosi'ta/ s. f. [dal lat. tardo irreligiosĭtas -atis]. - [l'essere irreligioso, con riferimento a persona o cosa] ≈ ateismo. ‖ empietà, miscredenza. ↔ religiosità. ...
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penitenza /peni'tɛntsa/ (ant. penitenzia /peni'tɛntsja/) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitēre "pentirsi"]. - 1. (lett.) [senso di rincrescimento per un errore fatto, per un male [...] sacramento per mezzo del quale sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo] ≈ confessione, riconciliazione. 3. (teol.) a. [l'espiare le proprie colpe mediante atti di privazione: fare p.] ≈ ammenda, espiazione. b. [atto di mortificazione che si ...
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perdizione /perdi'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo, eccles., perditio -onis, der. di perdĕre "perdere"]. - 1. (non com.) [danno irreparabile] ≈ rovina. ▲ Locuz. prep.: in perdizione ≈ alla (o in) malora, [...] in rovina. 2. (fig.) a. [condizione di vita viziosa, depravata: vivere nella p.] ≈ corruzione, depravazione, dissolutezza, peccato, vizio. ↔ onestà, rettitudine, virtù. b. (teol.) [l'essere dannato] ≈ dannazione. ↔ redenzione, salvazione. ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...