Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] recupero delle carte, per lo più manoscritte, effettutato da Fabio Armao.
Dal radicalismo della ragione alla fiducia nella ragione e dall’omicidio di Aldo Moro (che era stato il massimo sostenitore dell’apertura da parte del centro verso il PCI) era ...
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PADOA-SCHIOPPA, Tommaso
Francesco Papadia
PADOA-SCHIOPPA, Tommaso. – Nacque a Belluno il 23 luglio 1940, terzo di quattro fratelli, da Fabio, all’epoca insegnante e poi amministratore delegato delle [...] dell’università Bocconi a Milano dove si laureò con il massimo dei voti nel luglio 1966, discutendo una tesi in a fare il ministro del Tesoro. Non è la fine del mondo se il fab[bisogno] è superiore […] Formica: non possiamo fare in 5 anni quello che ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] antipodi dell'interpretazione precedente, il personaggio di Fabio Regoli in Mariti (Tempesta d'anime) di Rebecca di E. Macchi da D. Du Maurier (26 agosto, parte di Massimo De Winter). Nel 1973 si assunse la regia dell'opera lirica La cena delle beffe ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] L’unica eccezione di gran peso che si conosce fu quella di Fabio, vescovo di Antiochia, un rigorista, perciò più portato a favore cattolica di Roma alcuni fedeli, tra cui il presbitero Massimo, che si erano illustrati per la loro fermezza nella ...
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DIETAIUTI, Cepperello
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Prato, probabilmente nella prima metà del sec. XIII, da ser Dietaiuti di Guido.
La sua famiglia, originaria dalle ville fra loro contigue di Fabio [...] . È interessante che nella lista dei contribuenti si salti da un massimo di 500 fiorini d'oro (un unico caso) a 50, Risulta che egli ereditò, tra l'altro, un podere nella villa di Fabio ed un mulino fuori porta S. Giovanni su una gora detta "dei ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] progettato da G.V. Marvuglia nella chiesa di S. Nicolò all'Olivella (1854); i lavori di ampliamento del collegio Massimo di Palermo sede della Biblioteca nazionale (1854); il progetto di un lazzaretto su commissione di V. Florio, mai realizzato ...
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FULVIO, Andrea
Massimo Ceresa
Nacque intorno al 1470. Lui stesso si dichiarò nativo di Palestrina, pur essendosi a volte autodefinito "Sabino", così da far pensare che la sua famiglia provenisse da [...] uno schizzo. Alla morte dell'urbinate, a raccoglierne l'eredità non fu comunque il F., ma piuttosto il ravennate Marco Fabio Calvo.
Stranamente (forse a causa dei succitati dissapori) il tipografo col quale il F. tanto aveva collaborato, il Mazzocchi ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] separazione dalla Chiesa, sia pure per un breve periodo: Cornelio accenna a questo episodio nella sua lettera a Fabio di Antiochia facendo il nome del presbitero Massimo, di Urbano, Sidonio e Celerino (Eusebio, Historia ecclesiastica VI, 43, 6), di ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] finanziaria, il Troyli era nipote di quel monsignor Fabio Troyli, avvocato concistoriale e poi vescovo di Catanzaro e istruzione comune, ciò di cui l'Italia ha da un secolo il massimo bisogno" (Costruire la nazione, p. 156).
Da queste parole ben ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] manifestamente usuraria, fissando al 7,50% l'interesse massimo che si potesse operare sopra i censi: un a mietere allori e consensi nelle armate di Filippo II. E dopo Fabio Farnese, fratello del F., inviato nell'agosto 1578 in Portogallo a rendere ...
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fabiano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. fabian]. – Propr., relativo a Q. Fabio Massimo il Temporeggiatore: Società f., la Fabian Society (v. la voce prec.); movimento f., il movimento da questa promosso, cioè il fabianismo; come sost., aderente...
muskismo (Muskismo) s. m. L’ideologia, il comportamento e l’insieme degli atteggiamenti e delle posizioni espresse dal magnate sudafricano con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense Elon R. Musk. ◆ “L’intelligenza artificiale sta...