CAPIZUCCHI, Biagio (Blasio)
Mirella Giansante
Nacque a Roma, figlio naturale di Marcello Capizucchi e di unadonna di "civile" condizione originaria della Corsica, Diana, probabilmente nel 1546.
Il padre [...] calcolava che avesse perso durante la sua vita non meno di 50.000 scudi) a vendere alla comunità di Orvieto il castello di Fabro e la metà della tenuta di Salce, avuti in eredità da Livia Capranica Bonelli; egli inoltre non si sposò e, poiché la ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] studi di Padova; Id. La rivoluz. di un asceta della cultura. G. D., in IlTempo, 19 marzo 1982; Id. M. Batllori-C. Fabro-G. Petrocchi, Tavola rotonda su G. D. sacerdote e scrittore, in Sociologia, II-III (1982), pp. 187-213; G. Antonazzi, Pietà e ...
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BALDUCCI, Ernesto
Maria Paiano
Nacque a Santa Fiora (Grosseto) il 4 agosto 1922 da Luigi, minatore, e Domenica Pasqualini. Alla sua nascita fece seguito quella delle sorelle Agnese, Maria e Beppina. [...] autonomamente incontri di preghiera alternativi. Fallito un ulteriore tentativo di pacificazione operato da Balducci e Nando Fabro nell’agosto 1969 su mandato del convegno del Segretariato delle attività ecumeniche riunito a Camaldoli, la ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] o con uno spirito delle leggi; non quello abortivo e puerile di Montesquieu, ma di un Donello [Doneau], di un Antonio Fabro; non ci ammetto neppure il Cujaccio» (ibid., XX, 2003, p. 71). La decisione di Tanucci fu di indubbia e radicale innovazione ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] editore (dal gennaio 1926, Edizioni del Baretti), che - dapprima in via XX Settembre, poi nella nuova abitazione di via Fabro 6 - avrebbe pubblicato via via testi di E. Montale, Giovanni Amendola, Salvemini, Einaudi, Pareto, L. Salvatorelli, Sturzo e ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] Wicks, Cajetan und die Anfänge der Reformation, Münster 1983.
Per quanto riguarda le sue opere di filosofia e metafisica, cfr. C. Fabro, L'obscurcissement de l'esse dans l'école thomiste, in Revue thomiste, LVIII (1958), pp. 343-372; J. B. Reichmann ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] veneti Corner e Venier, concordi nel raffigurarlo, volitivamente ambizioso: s'è "fatto, col elevato talento, fabro della propria fortuna"; "ardito intraprendente perspicace giuditioso", assai "esperto nella condotta de' maneggi e de' negotii ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] 'intuizione mistica e l'espressione letter. di C. da S., in Letter. religiosa del Trecento, Firenze 1967, pp. 107-267; C. Fabro, S. C., maestra di libertà, in Studium, LXV (1969), pp. 857-872; A. Puccetti, La santità quale perfezione della carità nel ...
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fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere,...