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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] del problema dei sette ponti di Könisberg, insieme ai suoi studî sulla relazione tra il numero di vertici, di spigoli e di facce di un poliedro sono considerati tra i primi studî di topologia. Le sue ricerche in aree quali la teoria dei numeri furono ...
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Strumento atto alla misurazione di angoli. È realizzato in modo diverso secondo il genere della misurazione (se si tratta di misurare un angolo materiale, ovvero su disegno, o tra due visuali) e della [...] ’angolo di cui ha rotato il cristallo, leggibile sul piano graduato, è supplementare di quello che misura l’angolo diedro formato dalle due facce. Oltre al tipo descritto, che va sotto il nome di g. a lembo orizzontale o a un cerchio, vi sono anche g ...
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Ciascuna delle due parti in cui lo spazio è diviso da due semipiani uscenti da una stessa retta. I due semipiani si dicono le facce, la retta lo spigolo o costola del diedro (➔ angolo). ...
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tetraedrale
tetraedrale [agg. Der. di tetraedro "relativo al tetraedro"] [ALG] Complesso t. di rette: complesso quadratico di rette, costituito dalle rette che attraversano le facce di un tetraedro, [...] prese in un certo ordine, in quattro punti che diano luogo a un birapporto assegnato. ◆ [ALG] Gruppo t.: è il gruppo finito di ordine 12 costituito dalle rotazioni che sovrappongono a sé stesso un tetraedro ...
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evènto Nel calcolo delle probabilità, uno dei casi che possono presentarsi con certe probabilità (per es. nel lancio di una moneta ottenere una delle due facce). In fisica, fenomeno che avviene in uno [...] spazio così ristretto e in un tempo così breve da poterlo considerare caratterizzato da un punto dello spaziotempo, cioè da quattro coordinate, tre spaziali e una temporale ...
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In geometria, prisma (fig. 1) delimitato da 6 parallelogrammi, a due a due uguali e paralleli (ossia giacenti in piani paralleli); il p. ha 12 spigoli, a 4 a 4 uguali e paralleli; se, in particolare, le [...] contigue del p. sono tra loro ortogonali, si parla di p. rettangolo o retto (fig. 1 B); le facce sono allora rettangolari.
Regola del p. In analisi vettoriale, regola per la composizione di 3 vettori applicati in un punto e non complanari, analoga ...
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Solido formato da due piramidi uguali aventi la base in comune e giacenti da parti opposte rispetto al piano della base. Ha perciò sempre un numero pari di facce.
In cristallografia, la b. è una delle [...] forme semplici che possono presentare i cristalli dei sistemi trigonale, tetragonale ed esagonale (gruppo dimetrico) e del sistema rombico (gruppo trimetrico) ...
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triangolabile
triangolàbile [agg. Der. del v. triangolare (→ triangolazione)] [ALG] Superficie t.: superficie spaziale che può essere approssimata mediante una superficie poliedrica che abbia i vertici [...] su essa e facce triangolari. ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] che altrimenti si avrebbero in corrispondenza alle due facce dello straterello d’aria interposta.
Linguistica
C. linguistico Qualsiasi tipo di interferenza tra sistemi linguistici diversi. In particolare si usa l’espressione lingue in c. (dal ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Gli archimedei e i problemi infinitesimali
Roshdi Rashed
Gli archimedei e i problemi infinitesimali
La storia della geometria infinitesimale, [...] totale del poliedro e VA(VB) il volume, allora: VA=(1/3)SA∙AE e VB=(1/3)SB∙BG. Siano nA e nB il numero delle facce dei poliedri e supponiamo nB>nA.
Ibn al-Hayṯam dimostra allora che BG>AE e quindi che VB>VA. La dimostrazione consiste nel ...
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faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...