CAMPORESE, Pietro, il Giovane
Manfred F. Fischer
Figlio di Giulio, nacque a Roma il 22 maggio 1792. Studiò architettura con il padre e con lo zio Giuseppe, ma frequentò anche l'Accademia di S. Luca [...] , Museo centr. del Risorg., b. 243-7, 10).
Nel 1863 il C. era membro della commissione giudicatrice dei progetti per la facciata del duomo di Firenze. Nel 1869, riuscito a rientrare a Roma nel nuovo clima conciliante instaurato da Pio IX iniziò la ...
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BIZZACHERI (Bizzacari, Bizzocheri, Bizacarri)
Manfredo Tafuri
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Roma negli ultimi decenni del sec. XVII e nei primi del XVIII. Tradizionalmente [...] grande finestrone centrale, che con la sua concavità definisce uno spazio espressivo che informa di sé l'intero tessuto della facciata.
Secondo alcuni autori, è del B. l'interno della chiesa del SS. Nome di Maria al Foro Traiano, sicuramente invece ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] , fin alla Scandinavia, alla Polonia, all’Ungheria e alla Dalmazia. Personalità di grande rilievo è Wiligelmo (autore delle sculture sulla facciata del duomo di Modena, primi anni del 12° sec.). È suo allievo Niccolò, attivo a Verona, a Cremona, a ...
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Città della Spagna settentrionale (174.075 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima. Sorge a 856 m s.l.m. presso le sorgenti del fiume Arlanzón. È buon mercato agricolo (cereali) e di bestiame [...] 1939 vi ebbe sede il governo del generale F. Franco.
Monumento notevole è la cattedrale (13°-16° sec.: torri di facciata, Giovanni da Colonia, 1448-58; sculture, 13° sec.; coro ligneo, 1497-1512; importante Museo diocesano, con preziosi arazzi gotici ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] nuove piante e dimensioni grandiose. Il t. romano differisce così da quello greco per il podio, per la prevalenza della facciata, essendo spesso addossato contro un fondo, per un senso scenografico e, nei t. di periodo imperiale, per la monumentalità ...
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Architetto (Milano 1833 - Barasso, Varese, 1910). In stile eclettico, prevalentemente neobarocco, costruì numerosi palazzi nobiliari e ville in Milano e nei dintorni (scalone del pal. Trivulzio a S. Alessandro, [...] , di cui fu allievo, compì la sistemazione dei giardini (1881) e della zona del Parco, dall'Arco della Pace al Castello Sforzesco (1893). Eresse a Lonigo la villa Giovanelli e, a Milano, la facciata della chiesa di S. Francesco di Paola (1891). ...
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Architetto e pittore (Glasgow 1868 - Londra 1928). Allievo della Glasgow school of art, partecipò vivamente al movimento innovatore, che faceva capo a J. Whistler. Anche se per motivi contingenti il suo [...] sua opera principale è il nuovo edificio della Glasgow school of art (1897-99) con la biblioteca (1907-09): la facciata asimmetrica, i motivi lineari, le ampie vetrate sembrano quasi anticipare i modi razionalisti; l'interno della biblioteca, con i ...
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Popolazione indigena dell’America Settentrionale, che occupava l’arcipelago della Regina Carlotta (Canada), più tardi (18° sec.) anche l’estremità meridionale dell’isola del Principe di Galles (Alaska). [...] cerimoniali e maschere. Gli H. costruivano grandi capanne a pianta quadrangolare, con tetto a due spioventi e facciata decorata con pitture raffiguranti esseri fantastici, che si ritrovano anche nei famosi ‘pali totemici’. I gruppi erano divisi ...
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Architetto (n. 1683 circa - m. Madrid 1742). Aiuto di T. Ardemans (n. 1664 - m. 1725) e suo successore come maestro mayor di Madrid, R. è uno dei rappresentanti più significativi del barocco spagnolo, [...] , le chiese della Virgen del Puerto (1718), di Monserrat (1720), di s. Cayetano (progetto 1722-27), la cappella con la facciata-retablo del Hospicio de S. Fernando (dopo il 1722); ad Ávila, la cappella del convento di S. Antonio (1731). Si devono ...
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Ha sofferto, durante la guerra, 11 bombardamenti dei quali, più gravi, quelli del 13 luglio 1944 e del 2 marzo 1945 che hanno prodotto forti danni nei quartieri centrali. Circa 35 mila furono i vani devastati [...] che esistevano anteguerra). Tra le opere d'arte caddero in rovina la chiesa di S. Afra e - meno che nella meravigliosa facciata - gran parte della chiesa di S. Maria dei Miracoli; e gravemente danneggiata fu pure la chiesa di S. Francesco. Notevoli ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...