Architetto (Ciempozuelos, Madrid, 1717 - Madrid 1785). Si formò nei cantieri dei palazzi dei Borboni (Aranjuez, Madrid), in contatto con F. Juvara e G. B. Sacchetti, che considerò suoi maestri. La chiesa [...] al 1760 emerge un funzionalismo rigoroso ma non estremo che tradisce l'influenza di J. F. Blondel: chiesa e convento degli agostiniani a Valladolid (1760), collegio di medicina a Barcellona (1761), facciata della cattedrale di Pamplona (1784). ...
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Architetto e disegnatore (Lione 1727 - Parma 1801); si formò a Lione, Parigi e, ottenuto il Grand Prix (1745), giunse a Roma dove fu anche in contatto con G. B. Piranesi. Di nuovo a Parigi (1750), disegnò [...] di S. Pietro (1759-60), tra il 1760 e il 1770 lavorò al Casino dei Nobili (facciata), allo Stradone con il Casino, agli acquedotti, alla Biblioteca Palatina, al Palazzo del giardino, a quello dei Ministeri, oltreché al Palazzo Ducale. La sua abilità ...
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Pittore e architetto (Basilea 1564 - Praga 1609), figlio dell'architetto Daniel I. Studiò dapprima nella bottega di Hans Bock il Vecchio, poi si recò a Roma (1584-87) e, nel 1591, a Praga. Nello stesso [...] Rodolfo II (1594) e Venere e Adone (1609) entrambi a Vienna, Kunsthistorisches Museum. Tra gli edifici da lui progettati: la facciata della casa di Elias Moll (1605) ad Augusta. Suo figlio Joseph il Giovane (Augusta 1600 circa - Venezia dopo il 1678 ...
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Architetto (Lunéville 1723 - Mannheim 1796). Fu tra i primi esponenti del neoclassicismo nei paesi renani, in particolare a Mannheim dove trascorse gran parte della sua vita, dopo essere stato chiamato [...] (iniziata nel 1755), tra le sue opere di maggior rilievo, ne è un tipico esempio: i padiglioni ottagonali aggettanti sulla facciata, il tetto e, sulla cupola, la lanterna coronata da terrazza. Completò (con A. Galli Bibiena) il palazzo granducale di ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] dagli angoli sud-est e sud-ovest, che sopra una lunghezza di poco più di m. 6; la maggior parte del lato di facciata era occupata da un portico di quindici colonne doriche, che dava ingresso all'edificio. L'area interna, orientata da nord a sud, era ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] influenze lombarde e francesi, il coro poligonale di stile francese e la cripta. Al periodo gotico anteriore al 1356 appartiene la facciata con le statue equestri di S. Giorgio e S. Martino. Dopo il terremoto del 1356 furono ricostruite le vòlte e ...
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. L'ordine trasse la sua origine dai contrasti che dividevano, nella seconda metà del sec. XI, i cluniacensi, di cui alcuni intendevano applicare con minor rigore la regola benedettina, mentre altri volevano [...] abbazie, tralasciando la grandiosità e la ricchezza, e senza la minima preoccupazione di stile. Quindi la chiesa orientata con la facciata a ponente; pianta a croce latina, tre navate coperte di vòlte, come voleva la rigidezza del clima e la difesa ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] d'oro (Sessa Aurunca, amboni; Roma, ciborî di Arnolfo in S. Cecilia e in S. Paolo fuori le mura; resti decorativi dell'antica facciata di S. Maria del Fiore; ecc.), in un ultimo splendore.
Bibl.: Alla Bibl. generale dell'arte del musaico a cura di C ...
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QALB LAOZEH
René Mouterde
. Piccolo villaggio druso situato tra Aleppo e Antiochia; in esso si conserva una delle più belle chiese della Siria. È una basilica di m. 25 × 15, le cui navate sono divise [...] ancora in parte la loro copertura di pesanti lastre di pietra. La chiesa è preceduta, verso occidente, da nartece; la facciata presentava un ampio arco centinato tra due torri a due piani. All'esterno, l'abside termina con un tamburo arrotondato ...
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Autore drammatico, nato a Livorno nel 1821, morto a Firenze nel 1873. Col Calenzuoli il C. fu l'autore che meglio seppe contenere in limiti di buon gusto la tradizionale farsa e piegarla ad essere "commedia" [...] , La serva del prete; Il maestro del signorino; Un ballo diplomatico), nelle sue satire (Il trasferimento della capitale; La facciata del duomo; Le commedie del pubblico) e nei suoi scherzi comici (Il troppo stroppia, Per le scale, Il matrimonio di ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...