Architetto e pittore (Trapani 1644 - Palermo 1730). Architetto del senato di Palermo (1707), lavorò soprattutto in quella città (chiesa dell'Olivella; soprastrutture della chiesa del Salvatore). Gli è [...] anche attribuita la facciata del duomo di Siracusa. ...
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Scultore (Carrara 1731 - Milano 1806). Formatosi a Roma in ambiente neoclassico, dal 1776 insegnò all'Accademia di Brera. Tra le sue opere a Milano: decorazione per il Palazzo Reale, per la facciata del [...] Teatro alla Scala, la tomba del conte C. G. Firmian in S. Bartolomeo ...
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Scultore italiano (Venezia 1841 - ivi 1926). Con blando naturalismo cercò di esprimere una certa nobiltà di contenuto (Triste maternità, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Eseguì, a Venezia, bassorilievi [...] per la facciata della chiesa della Pietà, la statua di Paolo Sarpi (1882), ecc. ...
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Architetto italiano (Perugia 1837 - Roma 1916). La sua opera principale, il Palazzo di giustizia a Roma, appare ispirata ecletticamente agli stili dei secc. 17º e 18º. Ebbe numerose altre commissioni ufficiali [...] (facciata del duomo di Savona; municipio di Messina; quadriportico della basilica di S. Paolo a Roma, ecc.). Insegnò a Perugia, Pisa e Roma. ...
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Scultore (Firenze 1497 - ivi 1550). Si formò con A. Sansovino; lavorò a Roma al monumento funebre di Adriano VI in S. Maria dell'Anima e a Bologna (S. Petronio: rilievi sulla facciata, 1525-27; Assunzione [...] della Vergine, 1537); collaborò anche ai rilievi della S. Casa di Loreto. A Firenze, dopo il 1537, fu al servizio di Alessandro e Cosimo de' Medici: i disegni dei giardini e le fontane delle ville di Castello ...
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Architetto italiano (Arezzo 1863 - Firenze 1939); chiamato (1892) alla soprintendenza ai monumenti della Toscana, restaurò, tra l'altro, la chiesa di S. Francesco a Fiesole, il Palagio di Stia in Casentino, [...] la facciata della Collegiata di Empoli. Dal 1900 architetto dell'Opera del duomo di Firenze. ...
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Scultore (Palermo 1719 - ivi 1797). Allievo a Roma di F. Della Valle, lavorò in Sicilia scolpendo opere di ampio respiro aggiornate sugli schemi romani tardo-barocchi (S. Pietro e s. Paolo, 1757, facciata [...] del duomo di Siracusa; Apoteosi di s. Benedetto, 1776, rilievo per il duomo di Monreale; Flagellazione, Palermo, S. Francesco; ecc.). Fu a capo di una attivissima bottega ...
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Scultore (primi decenni del sec. 12º). Scultore attivo in Italia settentrionale, W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, incisa in lettere capitali nella lastra [...] Enoc e Elia, che affiancano la stessa epigrafe, e, di conseguenza, si è potuti giungere ad attribuirgli, tra le sculture della facciata, il portale dei profeti, i quattro rilievi con storie della Genesi, i due geni portafiaccole, il Sansone e i vari ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] con l'erezione dell'apparato festivo, formato da una volta gettata tra il colonnato, l'architrave romano e la retrostante facciata della chiesa teatina di S. Paolo.
Oltre all'apparato costruito con D.A. Cafaro davanti alla chiesa dell'Ospedaletto per ...
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AMBROSI (Ambrogi), Giuseppe Antonio
Augusta Bubani
Nacque a Bologna nel 1700, da Antonio Francesco (Bologna 1674-1745), autore, a Bologna, della loggia e della scala di casa Diolaiti in via S. Donato [...] dello stile, la chiesa arcipretale di Medicina del 1735, a Bologna la biblioteca di S. Lucia (ora liceo Galvani) del 1742, la facciata del palazzo Calari e la scala di quello Lodi del 1743, ambedue in via S. Stefano, il tempietto dell'antica villa ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...