Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mezzaluna fertile e la prima rivoluzione neolitica
Gian Maria Di Nocera
Le premesse al cambiamento: il Natufiano
Il processo di neolitizzazione vede i suoi presupposti nella cultura natufiana in [...] connessioni con l’area della valle del Giordano, ma allo stesso tempo si distinguono da esse tanto da definirne una facies a parte: l’Aswadiano. Risalendo il corso dell’Eufrate sulla riva occidentale nella Siria del nord è localizzata l’importante ...
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L’AREA ARTICA
Patrick Plumet
Lo studio delle culture dell’Artide non può limitarsi alla regione che si estende a nord del circolo polare boreale. Popolazioni di cultura assai simile si trovano dalla [...] Tradition, ASTT) venne proposto da W.N. Irving nel 1957 per definire il carattere di queste industrie. In Alaska la facies più antica di questa tradizione, il Denbighiano, identificata da J.L. Giddings (1951, 1964, con D.D. Anderson 1986), si ...
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Vedi ANCONA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANCONA
G. Annibaldi
Museo nazionale delle Marche. - Dal Gabinetto archeologico delle Marche, creato nel 186o, sorse nel 1884 per l'appassionata opera di uno [...] quello più recente con ceramiche tipo Ripoli e tipo Lagozza (stanziamenti di S. Maria in Selva, di Coppetella, ecc.) fino alle facies subneolitiche (stanziamenti di Attiggio e Berbentina). L'Eneolitico è rappresentato oltre che da alcune tombe della ...
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Geologo, nato il 9 maggio 1851 a Padova, morto il 12 dicembre 1924 a Firenze. Si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1870. Professò poi per cinque anni prima statistica, indi economia politica nell'università [...] , che i varî piani e sottopiani che erano stati distinti nel Miocenico e nel Pliocenico corrispondessero a differenze di facies anziché di età. La sua classificazione dei terreni pleistocenici è d'altra parte sostanzialmente identica a quella oggi ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] di 50 cm, completamente coperti di scorie ma non vetrificati e per altro di diverso spessore (20 cm e 40 cm). A questa facies appartengono varî frammenti di v. fra cui quelli di una coppa scanalata e quelli di una tazza dall'orlo ripiegato verso l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le culture protourbane nel Levante e in Egitto
Gian Maria Di Nocera
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebookIl Ghassuliano nel Levante
L’urbanizzazione [...] Tel Aviv. Ciascuna di queste comunità mostra tratti culturali propri, ma nell’insieme esse possono essere accumunate ad un’unica facies definita Ghassuliano, dal nome del sito di Tulaylat al-Ghassul posto sulle rive del Giordano. Si tratta di piccole ...
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Vedi LAZIALE, Civilta dell'anno: 1961 - 1995
LAZIALE, Civiltà
M. Torelli*
Con questa terminologia vengono comunemente indicate le manifestazioni culturali svoltesi durante l'Età del Ferro (IX-VII sec. [...] ed articolata in due fondamentali "fasi", venne ricavata dall'esame dei dati di fatto e dal parallelo con le facies "villanoviana" ed "orientalizzante" della contemporanea cultura in suolo etrusco. Assai di recente il Gjerstad, il Müller-Karpe ed il ...
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Storia della conoscenza, caratteri generali, suddivisioni. - L'antichità non ci ha lasciato nessuna descrizione sistematica dell'Appennino, perché ciò non rientrava veramente nei compiti della geografia [...] superiore, ovvero fasciati (soprattutto ad E. e a S.) da zone di colline pure formate da terreni terziarî a facies prevalentemente argillosa. In Calabria, poi, il carattere dell'Appennino muta di nuovo con l'apparire di altipiani elevati a sommità ...
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. Il termine campignano (campignien), creato nel 1886 da Ph. Salmon, deriva dal nome di un villaggio della Francia, Campigny, nel comune di Blangy-sur-Bresle (Seine-Inf.), dove apparvero in maniera più [...] ciò che riguarda l'età e la posizione etnologica di queste industrie. Il Campignano venne giudicato da alcuni una semplice facies della civiltà neolitica, da alri una cultura a sé. Consenso generale trovò l'idea che il Campignano caratterizzasse un ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION
L. Musso
(v. vol. I, p. 175). - Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide (Heracl., V. [...] il nome di Annus (cfr. nn. 12-14, 17, 20-22, 26-28), dall'altra l'A. vecchio e barbato, nella sua facies «greca», diffuso appunto nella parte orientale dell'Impero.
È ben vero che ad A. risultano variamente adattati un tipo fisico «vecchio» (nn. 1 ...
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facies
〈fàčes〉 s. f., lat. scient. [dal lat. class. facies «aspetto, faccia»]. – Termine usato nel linguaggio scient. per indicare speciali aspetti di persone, animali o fenomeni fisici. In partic.: 1. In semeiotica medica, aspetto fisionomico...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...