Manfredi, Manfredo de'
Augusto Vasina
Discendente dai Manfredi, la più potente famiglia guelfa di Faenza, M. nacque da Enrico, forse nel terzo o quarto decennio del sec. XIII. Prese parte, nella buona [...] per la parte geremea), l'anno seguente i Manfredi per tradimento di Tebaldello Zambrasi (If XXXII 122-123), poterono rientrare in Faenza. A questo punto si perdono le tracce di M. fino alla sua morte avvenuta tragicamente circa cinque anni dopo.
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VALVASSORI, Vincenzo Antonio Sebastiano
Fabio Bertini
VALVASSORI, Vincenzo Antonio Sebastiano. – Nacque a Faenza da Giuseppe e da Maria Leonardi, il 20 gennaio 1856.
Laureato in scienze agrarie nella [...] 9-12, pp. 36-39; Istituti di coltura orticola, Piacenza 1931.
Fonti e Bibl.: L’atto di battesimo è conservato a Faenza presso l’Archivio vescovile, curato da Marco Mazzocchi. Per la data del matrimonio, cfr. Fra libri e giornali, in Pagine friulane ...
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CASTELLINI, Giovanni Zaratino
Marco Palma
Nacque a Roma nel 1570 da Giovanni Paolo di Faenza, impiegato alla Curia e curatore d’affari di molti principi tedeschi. La madre, di cui non conosciamo il [...] gli studi del C. l’amicizia del conte Gabriele Gabrielli di Gubbio, che gli procurò nel 1599, mentre era governatore di Faenza, un gruppo di epigrafi eugubine. L’anno precedente lo stesso Gabrielli aveva affidato al C. il compito di stilare il testo ...
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ALBERGHI, Domenico, detto Mimo
Piero Zama
, detto Mimo. Suonatore di corno, nato a Faenza il 23 luglio 1865da Filippo e da Anna Mazzotti. Esordì come cornista e poi primo cornista nella banda comunale [...] di Faenza, dove fu anche insegnante nel 1884 nella scuola comunale di musica. Dopo aver suonato in varie orchestre di teatri della regione, nel 1893 fu scritturato per i maggiori teatri dell'America Meridionale. Tornato in Italia, ebbe nel 1894 il ...
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BENTIVOGLIO, Francesca
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Nacque il 18 febbr. 1468 da Giovanni II e da Ginevra Sforza. Nel 1481, appena tredicenne, fu promessa in sposa a Galeotto Manfredi, signore di Faenza. Il matrimonio, celebrato [...] rottura intervenuta fra i due coniugi provocò un intervento pacificatore di Lorenzo de' Medici, che ottenne l'allontanamento della Pavoni da Faenza e convinse la B. a ritornare dal marito (7 ag. 1487). La pace ritornò però solo in apparenza e risultò ...
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BERTOLANI, Gaetano
Ennio Golfieri
Nacque a Mantova fra il 1758 e il 1759. La sua era una famiglia di artigiani specializzati nella confezione delle maschere. Fuggito da casa in giovanissima età, pare [...] servito di altri collaboratori. Il B., che visse a lungo, si sposò tardi, nel 1819, con la farlivese Anna Amadei, si stabilì a Faenza e ivi nacquero tutti i suoi figlioli: tre femmine e un maschio, di nome Raffaele, che fu l'ultimo. L'operosità del B ...
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CICOGNANI, Amleto Giovanni
Luciano Osbat
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna (e diocesi di Faenza) il 24 febr. 1883 da Guglielmo e da Anna Cerioni. Frequentò le prime tre classi ginnasiali [...] citate furono tradotte in diverse lingue ed anche in italiano (Santità in America, New York 1948; Il prete nelle lettere di s. Paolo, Faenza 1957; I santi che pregano con noi nella Messa, ibid. 1961).
Fonti e Bibl.: A un anno dalla sua morte il C. fu ...
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GALAMINI (Galamina), Agostino (al secolo Simone)
Sergio Rivabene
Simone nacque a Brisighella, nei pressi di Faenza, nel 1552 (ma alcune fonti riportano Fognano, 1551), figlio di Mangolino e della nobildonna [...] Ravenna, Bibl. Classense, Mss., 648: Paolo da Scio, Vita del card. A. G. (1655); R.M. Magnani, Vita de' santi di Faenza, II, Faenza 1742, pp. 108-113; A. Touron, Histoire des hommes illustres de l'Ordre de St Dominique, V, Paris 1749, pp. 192-211; I ...
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Architetto. Operò dal 1619 al 1621 in Faenza dove eresse la fontana di Piazza Grande: e, dal 1624 al 1657, anno della sua morte, in Roma, dove in qualità di architetto della Camera apostolica diresse i [...] lavori di restauro del battistero Lateranense (1629-1635) e di S. Urbano alla Caffarella (1637), la spoliazione dei bronzi del Pantheon (nel 1633-1634 diede il disegno delle lapidi che la ricordano) ed ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato [...] devono tuttavia farsi supposizioni sulle modalità dell'incontro dei C. con l'esegesi della Commedia, più che a una matrice faentina (Faenza per la sua impronta guelfa restò almeno in un primo tempo piuttosto sorda al culto di Dante), sarà il caso di ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...