Pittore (Faenza 1562 - ivi 1645), allievo di F. Vanni. S'inserisce nella corrente pittorica che si rifà al Baroccio, ma con uno stile personale, non senza richiami a Raffaello e Michelangelo. Le opere [...] più importanti sono gli affreschi nella cappella di S. Carlo Borromeo del duomo di Faenza e in S. Maria Maggiore a Roma. ...
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Letterato (Firenze 1834 - Faenza 1862). Volontario nel 1859 e nel 1860, ottenne (1860) una cattedra nel liceo di Faenza. Scrisse mediocri Rime (1861); ebbe gran parte nella polemica degli Amici pedanti. [...] Al fratello Gargano (Firenze 1820 - Varlungo, Firenze, 1889) si deve una raccolta di circa 300.000 schede manoscritte, preziosa miniera di notizie per gli studî storici, letterarî e artistici della Toscana ...
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Architetto (Faenza 1545 - ivi 1624); entrato nell'ordine dei domenicani (1562), fu prof. di teologia a Pavia, Reggio nell'Emilia, ecc. Nel 1585 fu architetto del duomo di Loreto. A Roma lavorò a S. Pietro [...] sotto Clemente VIII. Nuovamente a Faenza (1613), fornì i disegni per la cappella già del Rosario in S. Domenico (costruita nel 1611-13) e per gli stalli del coro della medesima chiesa, nonché per il palazzo Ginnasi, per la cappella della Madonna del ...
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Figlio (m. 1488) di Astorgio II. Mortogli il padre, fu esiliato col fratello Lancillotto, dai fratelli Carlo II e Federico, signore l'uno e vescovo l'altro di Faenza; ma col favore popolare poté impadronirsi [...] della città (1477). Abile uomo politico e d'armi, mecenate, fu assassinato dalla giovane moglie Francesca, figlia di Giovanni II Bentivoglio ...
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Pittore (Faenza 1787 - Roma 1871). Studiò a Roma, dapprima seguendo l'indirizzo neoclassico, quindi, sotto l'influsso dell'opera e delle teorie dei nazareni, volgendo verso il purismo, di cui sottoscrisse [...] . nazionale d'arte moderna). Particolarmente felice è un suo Autoritratto nello studio (1813, Uffizi). Lasciò numerosi disegni, conservati nella pinacoteca Capitolina, nella Galleria d'arte moderna di Roma, agli Uffizi, nella pinacoteca di Faenza. ...
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CICOGNANI, Antonio
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Nacque a Faenza il 18 maggio 1857 (e non il 29 maggio 1858 come in Enc. della musica Rizzoli Ricordi)da Angelo e Maria Ghetti. Entrato al liceo musicale di Bologna (dove ebbe come [...] particolarì e dedicata. interamente al lavoro e all'arte. Nominato, subito dopo il diploma, maestro di cappella presso il duomo di Faenza (carica che ricopri fino al 1894), ottenne nel 1893 un altro diploma dall'Accademia di S. Cecilia di Roma per la ...
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Incisore (Faenza 1881 - Brisighella 1944). Ha eseguito, con tecnica raffinata, notevoli litografie a colori (Ave Maria; La torre dell'orologio, ecc.), ricercando effetti complessi, non senza sensibilità [...] lirica ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] le sue ricerche sulla balistica e sull'ottica, in cui spiccò per la qualità della lavorazione delle lenti.
Vita
Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi alla scuola dei gesuiti. Nel 1626 si trasferì a Roma alla ...
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Pittore (n. Faenza 1513 circa - m. tra il 1582 e il 1598), uno dei più attivi pittori faentini del sec. 16º. Tra le poche opere conservate, lo Sposalizio di s. Caterina (1557, Lugo, Bibl. Trisi). ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...