Pittore (n. Faenza 1513 circa - m. tra il 1582 e il 1598), uno dei più attivi pittori faentini del sec. 16º. Tra le poche opere conservate, lo Sposalizio di s. Caterina (1557, Lugo, Bibl. Trisi). ...
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Musicista italiano (Faenza 1845 - Pesaro 1916). Studiò specialmente a Bologna e a Berlino (con J. Joachim). Acclamato concertista di violino, fu anche insegnante di questo strumento a Venezia e a Pesaro. [...] Compose buona musica violinistica e vocale ...
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Ceramista (n. Faenza - m. prima del 1589), meglio conosciuto come Don Pino. Alcune sue opere recano la sigla "Do Pi". Contribuì notevolmente alla diffusione dello stile detto "a compendiario" che, contrapponendosi [...] alla fastosità dell'istoriato, determinò una svolta decisiva nella decorazione delle maioliche. L'attività di B. fu proseguita dal figlio Antonio ...
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Riformatore (Faenza 1520 circa - Ferrara 1550), uno dei più noti protestanti italiani degli inizî della Riforma. Fornaio, si era fatta una larga preparazione teologica, e svolse opera d'intensa propaganda. [...] Processato nel 1547, abiurò; ma nel 1549 fu condannato come recidivo convinto, e impiccato l'anno successivo ...
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Ingegnere, architetto e archeologo (Faenza 1833 - Ceretolo, Bologna, 1910). Si dedicò a vaste esplorazioni della città di Bologna, relative alle antichità villanoviane, etrusche e preromane. Raccolse i [...] risultati dei suoi scavi in: Gli scavi della Certosa di Bologna (1876), La fonderia di Bologna (1888), Arcaiche abitazioni di Bologna (1893) ...
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Botanico italiano (Faenza 1858 - Firenze 1919), prof. nelle univ. di Catania (1892) e di Firenze (1900), autore di ricerche sulla anatomia delle Leguminose, la micologia dell'Italia, dell'Africa e della [...] Cina, la flora dell'Irpinia e della Sicilia. Socio corrispondente dei Lincei dal 1908 ...
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Pittore e ceramista (Faenza 1804 - ivi 1879). Nel 1868 si volse alla ceramica, imitando dapprima i tipi cinquecenteschi, ma foggiandosi poi uno stile personale. I prodotti della sua ditta (fond. 1879) [...] ottennero successo in molte esposizioni estere. Il figlio Ludovico ne continuò l'opera ...
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Uomo politico (Faenza 1912 - Ravenna 1989). Dopo aver partecipato alla Resistenza nella zona di Ravenna, si dedicò all'attività politica nelle file della DC e nel 1946 fu eletto all'Assemblea Costituente. [...] Deputato dal 1948, ministro del Lavoro (1959-60) e dei Lavori pubblici (1960-62), fu segretario politico della DC (1975-80) e parlamentare europeo (1979-81) ...
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Musicista (Bologna 1654 circa - Faenza 1732). Studiò con suo padre, Giuseppe Felice (n. Bologna 1630 circa); fu celebre virtuoso e maestro di canto; nel 1692 si stabilì a Londra, poi (1705-11) fu compositore [...] di corte a Vienna. Tornò in seguito a Londra, ove rimase fino al 1727. Compose un oratorio e molte cantate e lasciò un volume di osservazioni e memorie sull'arte del canto ...
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Erudito, agiografo (Faenza 1678 circa - Roma 1738). Entrato nella congregazione dell'Oratorio, godé larga fama per la sua dottrina e pietà. Si occupò di agiografia e fu tra i continuatori degli Annales [...] di Baronio con i voll. 22º-24º (1728-37) per il pontificato di Pio V. I suoi manoscritti, contenenti numerose opere inedite, sono conservati nella Bibl. Vallicelliana di Roma ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...