PINDO (Πίνδος; A. T., 83-84)
AIdo Sestini
Catena montuosa della Grecia, diretta da NNO. a SSE., tra il confine albanese e il valico presso Karpenḗsion (1352 m.; circa 50 km. a N. del golfo di Corinto). [...] anche in forma di neve, ed è ben provvista di acque correnti. Conserva discreti resti del mantello boscoso (specialmente abete, poi faggio e pino). Le colture sono limitate ai dintorni dei villaggi e il mais ne è il prodotto principale. Ma la risorsa ...
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(gr. Πίνδος) Catena montuosa della Grecia nord-occidentale, con direzione prevalente NO-SE. Consta di una serie di brevi catene allungate incise da strette e profonde valli trasversali. Raggiunge la massima elevazione nel Monte Smòlikas (2637 m). Le rocce fondamentali, costituite da calcari mesozoici, ... ...
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Nome comune delle Conifere appartenenti al genere Larix, della famiglia Pinacee. Sono alberi con foglie caduche, aghiformi, sottili, isolate sui macroblasti, a ciuffi di 20-40 sui brachiblasti; i coni, [...] nell’acqua. Ha numerose applicazioni; la sua resistenza agli sforzi di compressione, trazione e flessione è elevata, pari a quella dei legni più forti quali quercia, rovere, betulla ecc. È più duro dell’abete, ma meno duro del faggio e del ciliegio. ...
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Città delle Marche, in provincia di Macerata, con sede arcivescovile; è a 661 m. s. m., sopra un arduo rilievo miocenico attraversante la valle sinclinale, detta appunto Sinclinale Camertina. Questo corridoio [...] è di ha. 12.350 e presenta il graduale passaggio dalla selva appenninica, di qualche conifera e del faggio, alle colture intensive regionali. Una ferrovia elettrica congiunge la città alla stazione ferroviaria di Castelraimondo, sulla linea Porto ...
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OLIMPO ("Ολυμπος, "Ελυμπος; A. T., 93-94)
Aldo SESTINI
Doro LEVI
La più alta montagna della Grecia (2918 m.), e una delle più elevate della regione balcanica. L'imponente gruppo montuoso, posto fra [...] (2918 m.). I fianchi della montagna sono molto ripidi, specialmente l'orientale; il mantello boscoso (quercia in basso, faggio e conifere in alto) è alquanto ridotto. L'Olimpo è costituito perifericamente da scisti cristallini (che formano gran parte ...
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VARO (A. T., 35-36)
Luchino FRANCIOSA
Dipartimento della Francia meridionale mediterranea, costituito nel 1790 con una parte della Bassa Provenza; è compreso tra il mare e i dipartimenti delle Alpi Marittime, [...] kmq.) è per poco più di 2/5 coperta da bellissimi boschi di quercia e di pino nelle zone montane basse, e di abete e faggio in quelle più elevate; per un altro quinto è tenuta a pascoli e lande, su cui vivono 160 mila capi ovini e caprini e 4 mila ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] m. nella Svizzera occidentale e meridionale: 2. zona delle foreste di latifoglie: nel nord giunge fino a 1350 m. ed è quella del faggio, al sud si spinge fino a 900 metri ed è la zona del castagno; 3. zona delle foreste di Conifere, cioè dell'abete ...
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OLTREPÒ Pavese (A. T., 17-18-19, 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Con questo nome è indicata quella parte della provincia di Pavia che si stende sulla destra del Po; zona che, sempre riunita al territorio lombardo, [...] 1724 m. In questo terzo lembo dell'Oltrepò, che riproduce i caratteri dell'Appennino Settentrionale, predominano boschi (essenzialmente faggio, poi rovere e, più in basso, castagno) e prati, sebbene i primi di molto ridotti dall'originaria estensione ...
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È detta anche Fargna, Quercia comune, Quercia gentile, Ischia; è una quercia a foglie caduche, del gruppo delle roveri inteso in senso largo. Per le sue grandi dimensioni, la longevità, la qualità del [...] , traverse ferroviarie; è ottimo anche per mobili e per pavimenti di legno. Come legna da fuoco la sua forza è pari a quella del faggio, e così il suo carbone; da 100 kg. di legno verde si ricavano 17 kg. di carbone e 20-22 kg. da quello pesato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I climi europei vengono descritti riferendoli a pochi tipi fondamentali, riconosciuti [...] , di specie in gran parte analoga a quelle della fascia mediana dell’Europa già descritta. Ritroviamo qui dunque il faggio (in genere subito al di sotto delle conifere) e altre latifoglie decidue già ricordate; inoltre troviamo ancora il castagno ...
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ZANON, Bartolommeo
Dario Piombino-Mascali
Nacque con ogni probabilità il 21 gennaio del 1792 a Chies d’Alpago, dai coniugi Pasqual di Bortolo e Anna Rofarè, come si deduce dall’atto di battesimo.
Sebbene [...] effluenti dai pozzi artesiani di Venezia. Oltre a ciò, si dedicò a individuare i principi attivi di diversi vegetali, come il faggio, il sorbo montano, il citiso, il carbone del mais, la canapa, e finanche il millefoglio e l’assenzio ombellifero, da ...
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faggio
fàggio s. m. [dal lat. fageus, agg., der. di fagus «faggio»]. – 1. Albero delle fagacee (Fagus sylvatica), alto sino a 30 m, che si trova in gran parte dell’Europa e Asia occid., e in Italia forma boschi ad altezze tra i 700 e i 1800...